lunedì 21 dicembre 2015

VECCHIE IDEE CHE RESTANO VIVE

Che mal di testa pure oggi! Comincio a sospettare che anche le gelide temperature di questi ultimi giorni abbiano il loro peso in questi doloretti cerebrali, che innescano un vorticoso giramento di coglioni in senso antiorario e potrebbero attivare pericolosi campi elettromagnetici che interferiscono con il segnale del digitale terrestre del televisore.
E potrebbe anche esserci qualche altra causa, a concorrere a questo malessere emicranico.
Fuori c' è qualche coglione, in attesa del verde del semaforo, con l' autoradio a palla che fracassa i timpani (ed i testicoli) a decine di metri di distanza, sparando musica da discoteca (???) e questo mi riaccende in mente antichissime riflessioni che avevo archiviato da tempo, ma pur sempre valide nel vasto campionario di ricordi del mio vissuto personale.
Non ho mai amato il casino dei luoghi in cui tante anime dannate non trovavano altro divertimento (masochistico) dell' avvelenarsi il proprio corpo ed il proprio (pochissimo) cervello con droghe ed altra merda. 
Eppure, quando ero giovanotto e mi stavo affacciando al mondo dell' età a cavallo tra fine adolescenza ed inizio della maturità, sembrava quasi che, la stragrande maggioranza delle ragazze che ho conosciuto in quel periodo impazzissero per quei tamarroni, quegli ultra-coatti che s' impasticcavano e fumavano cannoni pieni di merda per darsi un tono e sentirsi delle divinità: per entrare nel club delle "teste di cazzo irrimediabili", per sembrare ganzi da morire ed essere certificati come quello "fico" per cui sbavavano tutte.
Gente che si impasticcava perchè semplicemente credeva che quella fosse l' unica via per raggiungere il divertimento? Non ne ho visti direttamente con i miei occhi - perchè ho sempre selezionato con cura le mie amicizie, tenendo al fuori di questa ristrettissima cerchia i consumatori di droghe, sia leggere che tantomeno quelle pesanti - ma ne ho comunque sentito parlare tantissimo da gente che comunque ha avuto conoscenze "sbagliate" e le ha sapute tagliare via subito dalla propria vita, non appena realizzata la verità. Nessuno dei miei amici ha mai potuto soffrire nemmeno la parola droga.
L' unica cosa per cui avevamo una sana ed impareggiabile attrazione era il calcio: una sfera di cuoio da inseguire e calciare per ore ed ore, lunghissimi pomeriggi di sfide, goal, calci di punizione e dribbling, contrasti durissimi e bestemmie assordanti, con il convento delle suore a pochi metri da noi che incombeva minacciosamente.
E quando vedevo tante ragazzine e ragazze con il cervello pieno di merda, alzavo le spalle e non le consideravo proprio
"No, care mie...." ho sempre pensato io "...Andate pure a farvi smerigliare le ovaie da qualche tossico che si atteggia a superganzissimo, e buona fortuna!"
Puoi essere bella come Monica Bellucci o Claudia Schiffer, ma se il tuo ideale di uomo è un drogato, significa che il tuo cervello necessita di una bella revisione. E non ci penso nemmeno a coprirmi di merda solamente per essere interessante  per un cervello inferiore come il tuo. Meglio soli che male accompagnati, e nessuna storia seria, finchè non c' è una persona appena decente che sfiori la normalità. 
Questo era in sintesi il mio pensiero, ai tempi della mia adolescenza e della mia gioventù, e mi accorgo che tutto sommato, non è mai cambiato.
Vedo tanta stupidità incurabile e, tante, tantissime di quelle persone che hanno scelto la via della merda (perchè la droga è merda, non esiste differenza tra droghe leggere e pesanti, se ti spinelli sei un drogato e basta) che sono già sotto terra ed hanno buttato nel casso la propria vita.
Per colpa esclusivamente loro, s' intende. Perchè la scelta sbagliatissima di drogarsi è stata unicamente loro ed il prezzo finale non poteva essere che quello...

Nessun commento:

Posta un commento