lunedì 30 marzo 2020

CONSOLAZIONI ESTETICHE E FUGHE DALLA REALTA'

Cerco di consolare in parte la mia disperazione guardando le bellissime raffigurazioni su queste bottigliette (ormai vuote) di bibite analcoliche.









venerdì 27 marzo 2020

GLI ODIOSI PAPPAGALLI DELLE CONFERENZE STAMPA

Rabbia. In tempo di COVID19 mi fanno tantissima rabbia tutti quei pappagalli che organizzano conferenze stampa dove emerge tutta la loro incapacità nel gestire questa dannatissima emergenza sanitaria fin dall' inizio.
Noi cittadini, gente comune d' italica provenienza o dalle radici esotiche, non siamo stupidi.
Ormai abbiamo capito benissimo che, all' inizio, avevate colpevolmente minimizzato quella che si è rivelata una micidiale pandemia, dagli effetti mai visti nel nostro paese (perlomeno nei secoli più recenti), salvo poi balbettare davanti alle richieste di spiegazioni da parte dei cittadini di fronte ad una inaudita escalation di schizofrenici decreti che avevano, più che altro, la pretesa di simulare una peraltro banale e patetica contromisura. Reazione colpevolmente insufficiente, a causa della vostra beozia, cari politici ed espertoni medici (ma quali????) che avete preso sottogamba quello che rappresenta un mostruoso flagello virale che sta decimando la Lombardia e, Dio non voglia, minaccia di fare parecchie vittime nel nostro paese.
Personalmente, come cittadino, mi sono abbondantemente stufato della vostra arroganza nelle conferenze stampe quotidiane dove, anzichè chiedere perdono della vostra  vergognosa incapacità e dei vostri limiti (a proposito, perchè non lasciate spazio a gente più capace di voi? Sono sicuro che esiste, basta lasciare loro spazio (e lasciare a casa i soliti odiosi raccomandati all' italiana).


martedì 24 marzo 2020

UN DISCORSO CHE MERITA UNA SERIA RIFLESSIONE


Dal film:

V per Vendetta


"Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione: come molti di voi, io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione; ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto: so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie: c'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere: Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato."

10 ANNI FA LAVORAVO COME GEOMETRA NELL' UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI EMPOLI

Non potete nemmeno lontanamente immaginare nè intuire il senso profondo di commozione che mi reca questa fotografia.
E' un'istantanea di dieci anni fa, un autoscatto realizzato con la mia fotocamera digitale dell' epoca, con la quale amavo immortalare piccoli e grandi scorci della realtà che mi circondava tutt' intorno.
A quei tempi lavoravo come geometra dell' Ufficio Tecnico del Comune di Empoli (FI), un contratto a tempo determinato e non definitivo, ma non per questo avaro di soddisfazioni in campo sia professionale che sul lato umano.
Mi ricordo che fin dai primi giorni di lavoro l' obiettivo che mi ero prefissato e che avrei raggiunto ad ogni costo era dimostrarmi all' altezza della fiducia di chi mi aveva scelto.
Per raggiungere il mio ufficio cominciai a fare la vita del pendolare, partendo dalla stazione ferroviaria di Carrara-Avenza (MS) alle 05:13 ed arrivando ad Empoli (FI) alle 06:45, dopo quasi due ore di treno.
Ma, a parte rinunciare a qualche ora di sonno, non si trattava di un grande sacrificio: tanta era la voglia di lavorare e di mettere fieno in cascina in tempi di vacche grasse, sapendo che i momenti di carestia possono essere sempre dietro l' angolo.
Come nella canzone "Firenze Santa Maria Novella"di Pupo, non potevo sottrarmi da una splendida colazione a base di bombolone alla crema presso il Bar Centrale di Via Ridolfi, sfogliando curiosamente le pagine della cronaca locale del quotidiano "La Nazione". E poi di corsa in ufficio, a godermi la cordialità e la straordinaria umanità dei miei colleghi, che rendevano le mie giornate di lavoro un piacere irrinunciabile.
Un periodo bellissimo, quell' intervallo di tempo della mia vita è stato sicuramente uno dei più appaganti di tutta la mia esistenza terrena.



lunedì 23 marzo 2020

SMART WORKING ?

Qualche anno fa, giocando in rete con amici al gioco per pc "AGE OF EMPIRE 2"



спасибо россия

спасибо россия

GRAZIE RUSSIA!

Appena arrivati gli aiuti dalla Russia, in riferimento all' emergenza sanitaria legata al COVID19...



martedì 17 marzo 2020

SMARTWORKING? FAVOREVOLE

In questi giorni di prigionia forzata e di autoreclusione per limitare il più possibile la diffusione del famelico COVID19, almeno qua in Lombardia ognuno cerca di trascorrere il tempo in maniera da rendere questo momento drammatico il meno pesante possibile.
Io, da parte mia, non posso fare altro che riorganizzarmi strategicamente per trovare un nuovo impiego, magari usando anche la nuova frontiera dello smartworking.













venerdì 13 marzo 2020

DIEM PERDIDI

Un' altra giornata di merda irreale trascorsa inutilmente, sentendo nell' aria la percezione isterica dei politici che non sanno più cosa cazzo inventarsi per rallentare il contagio da COVID19, molto probabilmente il governatore della Lombardia Fontana farà pressione sul governo (scusate la parola, chiedo perdono) per ottenere provvedimenti più severi e restrittivi rispetto a quello attuali.
Per esempio, nonostante siamo un po' tutti reclusi in quarantena nelle nostre abitazioni, saremo costretti a compilare un' autocertificazione  ogni volta che ci si reca a pisciare nel bagno di casa nostra. O metteranno una pattuglia di carabinieri dentro i corridoi delle nostre abitazioni pronti a denunciarci al primo starnuto sospetto.
In mancanza di sviluppi, io mi sarei anche rotto i coglioni.



giovedì 12 marzo 2020

E TORNIAMO PURE A RIDIPINGERE LE TESTOLINE DELLE ACTION FIGURES

Confinato dentro casa, in questa specie di quarantena forzata per impedire la diffusione incontrollata di questo dannato virus COVID19, continuo a fare la mia parte inviando in giro curriculum e candidandomi attraverso internet alle svariate offerte di lavoro.
Tra l' altro, bloccato in Lombardia fino al termine dell' emergenza sanitaria, mi sembra di essere un leone in gabbia.
Ad ogni modo, per evitare di sclerare dal nervosismo imperante, mi sono messo a togliere polvere a pennelli e colori ed ho ricominciato a verniciare le testoline (scala 1:18) delle action figures e relative copie in resina, per la gioia dei miei amici e  committenti di tutto il mondo.
Avevo sospeso tutto dopo lo scoppio delle mie recenti magagne familiari, ma adesso... anche per combattere la noia, mi rimetto a dipingere.
Questa testolina di Charles Bronson, una volta riverniciata alla mia maniera, mi ha soddisfatto moltissimo.



martedì 10 marzo 2020

TORNARE A SCRIVERE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Direi proprio che è tornato il momento di scrivere qualcosa. Non che gli argomenti mi mancassero nei mesi appena trascorsi, ma i problemi affrontati erano di dimensioni tali che avrebbero impressionato e, magari, annichilito anche il più temerario di voi che state leggendo queste righe.
Sembrerà uno spacconata (e vi giuro che non lo è) ma  in questo momento seppur tragico, quello dell' epidemia che sta falciando tutto il mondo è il minore dei miei problemi personali.
Ma, d' altro canto, vi posso garantire che la mia risolutezza ad agire ed a combattere le avversità ha raggiunto livelli assolutamente elevatissimi, che tendono verso l' infinito.