mercoledì 31 gennaio 2018

I GIORNI DELLA MERLA?

Mah, quest' anno abbiamo attraversato i fatidici "giorni della Merla" senza troppo danni e senza infreddolirci troppo. Secondo tradizione, i giorni di fine gennaio sono solitamente tra i più freddi dell' anno, al punto che - come sappiamo - il detto popolare "giorni della merla" va a ricordare quella favoletta secondo la quale un esemplare del simpatico pennuto andasse a trovare rifugio presso la parte superiore dei caminetti per superare i rigori del clima freddissimo.
E va bene, il merlo già di per sè non simbolizza un animale particolarmente noto per la sua astuzia e furbizia (di solito si dice "sei un merlo!" apostrofando una persona non troppo sveglia ed incline a farsi imbrogliare con sorprendente facilità), ma in questo caso ci poteva stare, al punto che questa immagine ci accompagna ogni anno quasi a testimoniare che a fine gennaio si battano i denti dal freddo come non mai.
Stavolta, a dispetto del detto, ci è andata bene e la merla è andata indisturbata a farsi gli affari suoi. Tiè!


venerdì 26 gennaio 2018

DEDICATO AD ANTONELLO, FRATELLO DI ANIMA

Provate ad immaginare di risvegliarvi una mattina qualsiasi, e scoprire con orrore che in natura non esiste più un colore (per esempio, il "rosso"). Tutti gli oggetti di quel colore scomparso sono adesso sostituite da diverse tonalità di un modesto ed anonimo "grigio". E non si tratta di incubo, ma è tutto spaventosamente reale. Quel colore si è estinto per sempre, nessuno ce lo riporterà mai più indietro.
E nel frattempo quassù, nella gelida ed operosa quanto indifferente Lombardia, sono già due giorni che piove.
Non sono fenomeni metereologici naturali, ma si tratta semplicemente del pianto ininterrotto del cielo, in lutto per la perdita di una delle anime umane più buone, limpide e cristalline della storia lunghissima di questo mondo. Sì, ne sono sicuro. nei cinque e più miliardi di anni di storia di questo pianeta di uomini fantastici come lui ne sono esistiti pochissimi. Persone incapaci di fare del male ad una mosca pur essendo determinatissimi e risoluti nessun altro. Gente rara per i propri principi, che mettono in pratica quello che pensano. Anime belle che sanno trasmetterti solo positività.
Tu che non amavi i social network ed usavi Whatsapp solamente quando non potevi farne a meno, ricordati delle tante nostre memorie condivise sui cartoni animati della nostra infanzia che amavamo rammentare, tra un sorriso e l' altro.
Parlavamo dei nostri problemi davanti ad un caffè od una crepes alla nutella nel porticciolo di Bocca di Magra (La Spezia), della crescita delle nostre figlie e trovavamo sempre maniera di sdrammatizzare le nostre noie parlando anche dei giochi per computer che più ci piacevano (i gestionali tipo "Age of Empires" e simili), oppure ricordavamo i vecchi tempi in cui lavoravamo entrambi alla Universal Bench, e ci eravamo conosciuti lavorando, tu come giovane magazziniere ed io come nuovo disegnatore meccanico nell' ufficio tecnico.
Amavamo ricordare i vecchi campioni del calcio degli anni 80 e 90, facendo a gara a chi ricordava gli aneddoti e le curiosità più divertenti.
Riuscivamo a divertirci scaricando lo stress della routine quotidiana con semplicità - senza gli stupidi eccessi della stragrande maggioranza dei nostri coetanei - noi che odiavamo fumo, alcool e droghe, trovavamo gioia nel piacere della semplice e naturale conversazione di tutto un po'.
Ricordo con struggente malinconia la tua voce, che mi salutava con l' immancabile "Ciao, bello!" e che mi lasciava felice e consapevole della tua grandezza, di un amico unico ed irripetibile.
Oggi ti piango come Achille fece con Patroclo, e non posso fare altrimenti.
Ciao Antonello, fratello mio. E' stato un privilegio conoscerti, esserti amico nel cuore e porterò con me per sempre tutti i nostri momenti più belli. Aspettami.

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2018/01/25/news/vigile-di-43-anni-muore-sconfitto-da-un-male-1.16395309


martedì 23 gennaio 2018

MI PIACE PENSARLO

Giusto capirlo il prima possibile: quando perdiamo degli affetti particolarmente cari quali parenti, amici, punti di riferimento, ecc. non serve a niente dire che il tempo sistema tutto: sembrerebbe quasi che il trascorrere ineluttabile di minuti, ore, settimane, mesi, anni e decenni possano lenire o, peggio ancora, cancellare il dolore per tali perdite.
In realtà, non è proprio così. Il dolore per la scomparsa di persone a me care, venute a mancare anche quasi trent' anni fa, è ancora vivo ed intenso come in quei giorni in cui venivo messo al corrente della loro morte. Nessuna esagerazione, solo un bilancio personale di ciò che ho vissuto e di quello che ho raccolto nel corso di questo immenso viaggio nella storia di questo pianeta, anche se nella limitata e poco rilevante esperienza effimera chiamata "vita". Quella grandezza fisica chiamata "tempo" non riesce assolutamente a sradicarti dal cuore ciò che hai amato e vissuto, quelle esperienze profonde che ti hanno segnato ed insegnato, ciò che ti ha plasmato e modellato per renderti ciò che sei.
Basta udire le note di una canzone collegata in qualche maniera alla persona di cui ci ricordiamo per intensificare quella struggente malinconia che ci condanna a quel tremendo senso d' impotenza per essere più in grado di abbracciare quella persona che avevamo avuto il privilegio di conoscere in vita.
Certo, il tempo ti aiuta a costruirti una maschera effimera per andare avanti come se niente fosse, ma comunque è inutile nascondersi che niente è più come prima.
Dedicato a tutte quelle anime belle che ho avuto la fortuna, il privilegio, la gioia di conoscere nel corso della mia vita: dai miei genitori ai miei nonni, passando per la mia nipotina e tutta quell' infinità di parenti ed amici che spero di rivedere prima o poi. Mi piace pensarlo...

venerdì 19 gennaio 2018

MEGLIO SPEGNERE LA TV

Vi devo dire che, quando quotidianamente comincio  a sentire i brontolii della pancia per via della fame  e conseguentemente comincio a prepararmi un piatto di pasta, sospendendo ciò che stavo facendo, recandomi in cucina mi trovo ormai automaticamente ed inconsciamente con il telecomando della televisione in mano: una voce che viene dalla tv, è sempre meglio di niente (non avendo niente di meglio in alternativa, tipo un bell' impianto stereo che possa fare suonare ritmi caraibici e latinoamericani sottofondo).
Tuttavia, in ragione dell' ora e dei palinsesti, facendo conto con i capricci della scatoletta (il cosiddetto "digitale terrestre"), mi tocca sentire i toni quasi sempre sopra le righe della  trasmissione pluriventennale "Forum", proprio mentre tagliuzzo la cipolla e preparo il soffritto per fare il sughetto destinato a condire la mia pasta.
Ecco, a dire il vero, ogni giorno si ripete il solito inspiegabile fenomeno: il sottoscritto rimpiange di avere acceso la tv. Per vari motivi, maledico il momento in cui ho preso il telecomando.
Innanzitutto per la fortissima antipatia che nutro nei confronti della conduttrice della suddetta trasmissione tv, che costituisce il principale motivo di insofferenza nei confronti di "Forum".
Non mi piace per niente. Antipatia a pelle. Ed anche i suoi discorsi confermano sempre di più quanto mi sussurra silenziosamente l' animo nell' orecchio.
Mi taccio, poi, dei toni maleducati ed aggressivi tenuti dai vari contendenti, che raramente si contengono nei confini del buongusto.
Da salvare solo il merito delle varie sentenze e la professionalità dei vari giudici di ruolo, sui quali spicca la figura di Foti.
Per il resto, rimpiango le conduzioni precedenti, a firma di Rita Dalla Chiesa, decisamente più sobrie e digeribili. Anche perchè, nel frattempo, nemmeno il tempo di buttare la pasta, ed ho già perso l' appetito....


mercoledì 17 gennaio 2018

VOGLIA DI MARE

Non riesco proprio a scrollarmi dalle spalle quella sensazione di freddo che mi è entrata nelle ossa stamattina, uscendo dal portone di casa. Non è stato un inverno molto freddo, almeno rispetto all' anno scorso, ma la temperatura ambientale continua ad essere un po' troppo bassa per i miei standard e per il mio gradimento personale.
Non passa giorno che io non sogni di tornare in riva al mare e respirare a pieni polmoni il salmastro e tutti i profumi portati dalla brezza marina.