sabato 26 novembre 2016

O FORTUNA....

E niente, oggi gira così :)

Dai Carmina Burana:


"O Fortune like the moon
you are changeable
Always waxing or waning
detestable life
now difficult and then easy
deceive a sharp mind.

Poverty, power...
It melts them like ice.
Fate monstrous and empty,
you whirling wheel, stand malevolent,
vain health always dissolves,

Shadowed and veiled,
you plague me too!

Now, trough trickery, my bare back
I bring to your villainy...

Fate, in health and in virtue,
is now against me,
affection and defeat
always enslaved.

So at this hour without delay
pluck the vibrating string;

since Fate strikes down the strong,
everyone weep with me!"



"O Fortuna
velut luna
statu variabilis,
semper crescis
aut decrescis;
vita detestabilis
nunc obdurat
et tunc curat
ludo mentis aciem,

egestatem,
potestatem
dissolvit ut glaciem.

Sors immanis
et inanis,
rota tu volubilis,
status malus,
vana salus
semper dissolubilis,
obumbrata
et velata
mihi quoque niteris;
nunc per ludum
dorsum nudum
fero tui sceleris.

Sors salutis
et virtutis
mihi nunc contraria,
est affectus
et defectus
semper in angaria.
Hac in hora
sine mora
corde pulsum tangite;
quod per sortem
sternit fortem,
mecum omnes plangite!"

"O Sorte
come la luna
tu sei variabile,
sempre cresci o decresci;

la vita odiosa,
ora abbatte e ora conforta
a turno le brame della mente;

la miseria, il potere
dissolve come il ghiaccio.

Sorte possente e vana,
ruota girevole, maligna natura,
vuota prosperità che sempre si dissolve,
ombrosa e velata
sovrasti pure me;

Ora al gioco del tuo capriccio
io offro la schiena nuda.

Le sorti di salute e di successo
ora mi sono avverse,
tormenti e privazioni
sempre mi tormentano.
In quest' ora senza indugio,
risuonino le vostre corde;
a caso ella abbatte il forte,
piangete tutti con me!"

mercoledì 23 novembre 2016

UNA BELLA PIZZA COI PEPERONI

Forse non risolverà tutti i problemi del mondo, ma una bella pizza con i peperoni può contribuire a restituirti il sorriso !


NON MOLLARE MAI

Riflettendo su quanto esprime Wade Wilson / Deadpool nel recente film sul celebre antieroe dell' universo Marvel, affermando "la vita è serie di disastri ferroviari con pochi momenti felici brevi come spot pubblicitari" (SPOILER: quando scopre di essere affetto da diversi tumori allo stato terminale), spesso e volentieri ci si può trovare anche d' accordo con una simpatica quanto amara considerazione del genere.
Nei nostri giorni peggiori abbiamo spesso la sensazione che tutto il mondo ci si rivolti contro a dispetto dei nostri sforzi più grandi e dell' energia che impieghiamo nell' impresa.
Io stesso mi sono imbattuto in quella ennesima mattinata di merda in cui ti ritrovi tuo malgrado a combattere contro la peggiore burocrazia degli enti locali: per ottenere l' aggiornamento della tessera sanitaria - dopo il trasferimento regionale da Toscana alla Lombardia - mi sono imbattuto nei pasticci dei sistemi informatici (?) dei vari uffici tra comune, ausl ed agenzia delle entrate. Tutti rigorosamente scritti in minuscolo, così imparano. Impiegati che non riescono a dialogare tra loro e che rifiutano di accollarsi la minima colpa del disagio scaricato sull' incolpevole cittadino ed utente, bastonato e frustrato dalle altrui incapacità.
Problema tuttora in corso, che va ad aggiungersi a tutti quelli altri in base ai quali una persona media si sarebbe già impiccata, invece di resistere ad oltranza in direzione ostinata e contraria.
Il punto è proprio questo. Nonostante tutte le avversità, le amarezze, la merda a tonnellate che ci tocca ingoiare per mille e più motivi, non ci possiamo permettere il lusso di mollare, anche quando ci sembrerebbe l' unica scelta possibile.
E invece no. Ci tocca combattere fino all' ultimo, magari morendo col sorriso sulle labbra. Ma con la serena consapevolezza di non avere mai voltato la schiena al vile nemico.

martedì 22 novembre 2016

SCARLET SWEETNESS

Ovviamente mi sono goduto anche la mia cara dolce segugetta Scarlet....
Impossibile non beneficiare di tanto amore!!!!!





giovedì 17 novembre 2016

VIVERE O INTERPRETARE?

Ma la vita va vissuta o interpretata?
"Interpretata", poi, nel senso di "recitata", come se fossi tanti piccoli attori all' interno di una commedia globale oppure "interpretata" nel senso di "decifrata", "decodificata" , rivelata e spiegata a chi si mostra interessato a noi.
Confesso che non ci ho ancora capito un beneamato cazzo (mi scuso per la parola "beneamato") nemmeno adesso, in età adulta. Perchè è fin troppo facile costruirsi una o più maschere da utilizzare in caso di necessità, ma è altrettanto vero che, in assenza di sostanza, anche la maschera più ingannevole può cedere sotto il peso delle variabili del destino.
Detto così, sembra significare niente. Ma in realtà, ritengo che noi umani non siamo fatti per mentire, visto che tutte (o quasi) le bugie finiscono per essere fatalmente scoperte ed il mentitore (o la mentitrice) è giustamente destinato all' infamia ed alla condanna perpetua all' etichetta di persona inaffidabile, se non peggio.
No, giuro, basta mangiare pesante a cena....

venerdì 11 novembre 2016

IL VERNACOLIERE ANCHE A MILANO PORTA GARIBALDI

Che bello trovare un pezzetto importante (gustoso e ruspante come i suoi autori) del mitico "Vernacoliere" celebre periodico livornese pure dove meno te lo aspetti, ovvero dentro la galleria dei negozi della stazione di Milano Porta Garibaldi...



POVERO MAZINGA

Qualche tempo fa, avevano decapitato il povero Mazinga Z e la sua testolona meccanica è rimasta in esposizione nella galleria del centro commerciale "Torri Bianche" di Vimercate (MB)
Brrrr... Che effetto!


LA STAZIONCINA DI OSNAGO

La piccola stazione ferroviaria di Osnago.
Proprio da questo piccolo edificio, gestito dalla Associazione LaLoCo del circuito "arci" che promuove iniziative culturali e sociali di assoluto interesse e pregio, il sottoscritto si connette con il resto del mondo, grazie alla rete wi-fi gratuita messa a disposizione dalla medesima associazione di cui sopra.





ESPLORANDO LA LOMBARDIA... MILANO PORTA GARIBALDI

Tanto per cambiare, l' ennesimo giro a parlare con agenzie interinali che ti contattano - dopo avere visto la tua candidatura on-line inviata mediante app da smartphone - per convocarti a colloquio presso la propria sede, in questo caso a Milano, zona Porta Garibaldi, nei pressi della fermata metropolitana della Moscova.

Poi scoprirai, con estremo disappunto, che anche stavolta tu conosci 12 tipi di software di disegno tecnico CAD e 3D e giusto appunto l' azienda sta cercando qualcuno che sappia utilizzare l' unico software che non sai usare. Così la prossima volta cercherai di imparare (grazie ai tutorial visti su youtube) anche l' ultimo software mancante al tuo repertorio e, nel frattempo, uscirà sicuramente qualcosa di nuovo e... rimarrai fregato un' altra volta. Funziona sempre così.
Intanto, tra una parolaccia e l' altra, qualche scatto fugace ed assolutamente casuale nelle zone che ho attraversato per arrivare a destinazione...
























EPPURE C' E' UN LATO POSITIVO...

Avvertenza: se siete giù di morale e non volete ulteriormente intristirvi, probabilmente è meglio che non leggiate questo post e le parole che seguiranno, perchè rischiano di compromettere il vostro umore e di incrementare la vostra malinconia.
Bene, io vi ho avvisati. Se la curiosità (ma forse si tratta di puro autolesionismo) vi ha condotti sin qui, significa che ve la siete cercata, con tutte le conseguenze del caso.
Oggi la mia tristezza è tale che il pessimismo di Giacomo Leopardi sembrerebbe una filosofia improntata sulla gioia e sulla goliardia, una di quelle giornate in cui la merda di cane si sostituisce all' azzurro del cielo: tra l' altro piove pure, qua a Osnago (LC), senza che le condizioni meteo accennino a migliorare.
Sicuramente vi starete chiedendo che cosa rende il mo stato d' animo sì malinconico e grigio, ed io - seppur refrattario a esibire in maniera sì spudorata tanto malessere nel mio angolino virtuale rappresentato da questo indegno blog - vi risponderò che la chiave di tutto questo strisciante dolore è da cercare in più situazioni.
A cominciare da un presente incerto, caratterizzato in maniera predominante dall' assenza totale di lavoro retribuito ( perchè nel mio piccolo, mi attivo quotidianamente nelle faccende domestiche nel piccolo appartamento della mia attuale compagna e accompagno un vecchietto malato di Alzheimer a passeggio per un paio d' ore tutti i giorni).
Chi mi segue da tempo conosce la quantità industriale di energia profusa nella ricerca di un' occupazione stabile, che costituisce la condizione unica ed indispensabile per realizzarmi pienamente e potermi sentire libero, nel vero senso della parola.
E invece no, colloqui infruttuosi ed inutili giornate trascorse a presentarsi, inviare posta elettronica, studiare ed aggiornare le proprie competenze, elaborare strategie sempre nuove che possano finalmente condurre al successo e molto altro ancora. Niente.
Poi, a rigor di logica, subentra inevitabilmente un senso di frustrazione ed impotenza: a fronte di tantissimi, innumerevoli, infiniti tentativi e modifiche in corso d' opera, niente si riesce a combinare.
E nel frattempo - non essendo il tipo che riesce a fregarsene del resto del mondo - mi sento continuamente giudicato da gente che niente sa di me (e che non voglio che ne sappia, in fin dei conti) e che insiste con malevolenza con le proprie cattiverie.
Mettiamoci la solita nostalgia per la distanza geografica che mi separa dall' abbraccio delle mie figlie, ancora minorenni: non c' è dolore più grande per un padre che non possa godere di quello che dovrebbe essere un diritto costituzionalmente garantito da tutti.
Le vedi nascere, le cresci e le curi, a volte maledici il momento in cui ti tocca pulire il vomito per terra o rimediare ai piccoli e grandi disastri che loro combinano senza darti tregua, però.... loro sono le cose più belle che esistono.
Niente. Aggiungiamo la tremenda guerra nucleare della separazione legale da loro madre, paragonabile alla collisione tra due superpotenze decise a distruggersi l' un l' altro nella speranza utopistica di riuscire a cancellare uno spiacevole ed ingombrante passato.
Per finire, mettiamoci anche problemi di natura strettamente personale quando ti ritrovi - per cause di forza maggiore e per motivi indipendenti dalla tua volontà  - a convivere nello stesso monolocale della tua attuale compagna, che è madre di un bambino avuto dal precedente matrimonio... beh, ci sono dei problemi.
Per incoraggiarmi a scrollarmi di dosso questa brutta sensazione di grigiore quotidiano, da più parti mi dicono di cominciare a vedere il lato positivo della vita. Ebbene, forse l' ho trovato: prima o poi questa vita di merda finirà.

giovedì 10 novembre 2016

IL MODELLINO ARCHITETTONICO DELLA STAZIONE CENTRALE FERROVIARIA DI MILANO

Sicuramente molti di voi conoscono già la mia insana passione per tutto quello che rappresenta i mondi in miniatura, i diorami, i modellini di palazzi ed edifici in scala e roba del genere.
A seguire, le foto dello splendido modellino architettonico della stazione di Milano Centrale, che potrete ammirare nelle immediate vicinanze dei cessi.












DIFFICILE SPIEGARE CERTE COSE APPARENTEMENTE ILLOGICHE

Sono costretto ad essere ermetico per evitare fastidiosi problemi collaterali che abbiano spiacevoli conseguenze nella mia già complessa esistenza, ma ciò nonostante, posso dirvi che ci sono frangenti in cui ci si ritrova immersi in situazione limite al di fuori di ogni comprensione altrui.
Esistono situazioni in cui sei costretto a lanciarti dall' aeroplano che sta precipitando pur senza avere indosso il paracadute, l' unico accessorio che ti potrebbe dare qualche minima ma concreta speranza di sopravvivere alla caduta: il problema è che ti lanci nel vuoto non tanto per follia o per un raptus istantaneo che ti oscura fatalmente il buonsenso e la ragione. NO.
Ti lanci perchè dentro l' abitacolo dell' aeroplano in fiamme sei letteralmente costretto a scegliere di che morte morire: preferisci farti masticare le ossa e la carne dal pitbull rabbioso che era imbarcato insieme a te? Oppure farti saltare in aria vedendo che le fiamme si avvicinano pericolosamente al serbatoio del velivolo?
In ogni maniera, sai già che non finirà bene. Anche affermare che si prova a minimizzare i danni è pur sempre un esercizio di ottimismo al di fuori di una logica lineare.
Al di fuori delle metafore - pur sempre fondamentali per rappresentare le sensazioni dell' animo che si scatenano in certi frangenti rappresentati per analogia - si può dire che esistono scelte obbligate (brutta contraddizione in termini) delle quali non è facile spiegare le ragioni.

SOGNI E COINCIDENZE

Non so se capita anche voi, possiamo parlarne. A me succede piuttosto frequentemente di fare dei sogni del cazzo piuttosto strani, senza senso e sconclusionati, che mi lasciano perplesso e stordito: persone che non conosci che, in corso d' opera (o meglio, durante il sogno) mutano in altre figure completamente scollegate dalle prime. Freud, dove sei?
Ecco, dopo la cazzata mattiniera siamo a posto per almeno una settimana. In realtà, a parte gli scherzi, devo dire che - pur sapendo di rasentare il ridicolo - mi è capitato curiosamente di sognare avvenimenti che, in un futuro nemmeno tanto remoto, si sono puntualmente verificati, nonostante in quel momento sembrassero eventi improbabili. Qualche esempio?
Diversi anni fa sognai di aggirarmi per città sconosciute in cerca di lavoro, girando con la borsa piena di curricula attraverso strade urbane di città del Nord-Italia: cosa puntualmente avvenuta in tempi recentissimi.
Idem per quanto riguarda la separazione, della quale sognavo in tempi molto lontani in cui sembrava un' ipotesi irrealizzabile. Lo stesso dicasi per i tanti sogni in cui mi ritrovavo a fare il pendolare oppure a compiere comunque lunghissimi viaggi estenuanti attraverso l' Italia, seguendo dei percorsi particolari: anche questo si sarebbe realizzato molto tempo dopo.
Potrei fare moltissimi altri esempi, parlando di quelle volte in cui sognai di cimiteri ed altre particolari esperienze immaginarie, ma non è questo il punto.
Io non ho assolutamente poteri magici, extrasensoriali, paranormali o altre minchiate del genere. Assolutamente no, ci mancherebbe altro.
Non ci credo assolutamente a queste cose, ritengo piuttosto che elaborazioni particolari del subconscio abbiano proiettato in avanti dell "ipotesi" fantasiose che magari avevo nel profondo dell' animo senza nemmeno saperlo.
Ad ogni modo, ogni volta che mi capita - succede spesso - che si realizzi qualcosa che avevo sognato in precedenza, non posso nascondervi che rimango comunque perplesso per la strana coincidenza...

lunedì 7 novembre 2016

L' OROLOGIO BIOLOGICO LAVORATIVO

Sarà che comincio a capire quella sensazione dell' "orologio biologico" di cui si parla spesso e volentieri riferendosi alle donne che provano quel senso di ansia, tensione, inadeguatezza e molto altro in riferimento al proprio desiderio di maternità non ancora appagato e che rimane una sorta di necessità biologica e spirituale da appagare. No, come sapete io ho già due meravigliose bambine (che non vedo l' ora di riabbracciare e potere stabilmente tornare a godermi da vicino) che amo e non credo che metterò al mondo altri figli, in queste condizioni di precarietà che impongono necessariamente un forte principio di prudenza.
Il mio "orologio biologico" emette un ticchettio inesorabile che riguarda il mio desiderio inappagato (e forse inappagabile) del lavoro, dei primi quarant' anni di vita in cui ci sono stati momenti professionali felici e tante, troppe ombre che mi hanno impedito di arrivare - mediante la concreta e solida base di un stipendio continuo - ad una realizzazione piena, totale, assoluta della mia esistenza.
Beh, il ticchettio è veramente fortissimo, è divenuto assordante e spero che qualcosa avvenga in positivo per fermare quelle lancette dalla rotazione sempre più veloce.

ANCH' IO UN PO' COME LUPETTO, ESPLORATORE PERFETTO

Una specie di colpo di fulmine, sicuramente.
Sempre più spesso ho iniziato a pensarci, seguendo quella che sembrava una semplice intuizione dai contorni ancora indefiniti e sfumati, ma poi ho iniziato a vederci chiaro ed ho afferrato l' essenza di quel pensiero.
Avete presente la celebre trasmissione televisiva "Colorado" di Italia 1, dove tanti talenti comici e cabarettisti si esibiscono in gustose e divertentissime gag demenziali?
Ecco, quando ho visto "Lupetto - Esploratore Perfetto" - (un breve filmato in cui ogni volta un bambino/a
si cimenta in un videogioco per fanciulli in cui deve muovere il protagonista attraverso dei percorsi particolarmente pericolosi) - sono rimasto come folgorato.
Mentre la gag comica strizza spassosamente l' occhio su quella sorta di contrasto tra la naturale innocenza e spontaneità dei bambini ed il sadismo estremo che sembrano provare nel sottoporre il povero "Lupetto" a mille sofferenze (sembra pacifico che i bambini odiano il povero "boy-scout" virtuale), il sottoscritto ha maturato la convinzione che sia il padreterno in persona ad assumere il ruolo - ahimè - del bambino che vuole sottoporre me stesso alle inaudite sofferenze estreme cui va incontro il nostro amico "Lupetto".
Me lo immagino proprio, il Buon Dio (ma vale anche per Gesù, o la Madonna) a giocare con il gamepad oppure con i controlli da tastiera o joystick in stile cabinato arcade da sala-giochi anni 80....
Aiuto! Toglietegli il gamepad dalle mani!!!!!

"Lupetto Esploratore Perfetto" (Fonte: dal web, ogni diritto sull' immagine appartiene al suo proprietario)

URLA SILENZIOSE

Ci sono voci che non sono quelle immaginarie percepite da persone con sindromi psiche particolari o suggestionate da determinate esperienze traumatiche vissute in passato: non sono allucinazioni sonore o scherzi dell' immaginazione personale.
No. Si tratta invece di urli che vengono dal profondo dell' anima di cui si è profondamente consapevoli, una sorta di messaggio silenzioso che viene inoltrato a... noi stessi e che non può essere ignorato.
Così mi piace rappresentare quella sensazione tremenda che mi striscia addosso come se fosse un serpente dalla pelle abrasiva e urticante, una bestia nauseante che ti stordisce col suo fetore prima ancora che con i suoi movimenti fatali.
Potrebbe essere una rappresentazione perfetta di quella malinconia tremenda che mi opprime per l' inerzia della situazione attuale.
Vorrei spaccare il mondo - in positivo , s' intende - e dedicare tutti gli anni che mi restano a costruire qualcosa di buono, che riscatti gli anni di quella maledettissima, lunga disoccupazione (sì. perchè gli anni lavorati in "nero" non fanno testo) e che mi dia un senso di appagamento pieno ed assoluto.
Sono stufo di dover combattere sempre contro le critiche altrui, attacchi gratuiti di gente che sa solo parlare male alle spalle - come la peggiore delle tradizioni umane tipica delle menti meno sviluppate - senza nemmeno immaginarsi quale vissuto porti sulle spalle quella stessa persona che rappresenta il loro bersaglio preferito.
Preferisco passare per "musone" o scontroso quando ho a che fare con questa gente, piuttosto che starla a "leccare": no, non è nelle mie corde fare il ruffiano. La buona educazione ed il rispetto sono dei doveri civici e, prima ancora, dei valori umani in senso pieno ed assoluto, ma nel caso in cui non vengono corrisposti e ricambiati nella stessa identica maniera, mi sento pienamente legittimato nella decisione di prendere e mantenere le distanze da certa gente che ha una considerazione di sè stessa un po' troppo alta, fuori dalla realtà.
Tanto più che in questo momento sento soprattutto prevalere in me un senso di colpa che mi flagella senza pietà, un sentimento che affonda le radici sulla mancanza delle mie bambine e che abbassa sensibilmente la mia soglia del dolore, rendendomi tremendamente insofferente a tutto quel resto del mondo che continua la sua corsa, incurante di chi non riesce a capirlo e mantenere il suo passo.

sabato 5 novembre 2016

GABBIETTA O NO?

Non sono completamente sicuro riguardo la natura e la destinazione d' uso dell' oggetto ritratto nelle foto qui sotto, però mi ha incuriosito parecchio e mi piace tantissimo!