giovedì 31 dicembre 2015

BANANA GIGANTE DA CARICO

E cosa dire di quella grande nave da carico con lo scafo tutto giallo, tale da farla sembrare una immensa banana galleggiante??????


L' ARTE NON E' FACILE DA CAPIRE. PER NESSUNO.

L' arte va apprezzata in tutte le sue forme, anche quando non risulta chiaro il suo messaggio: anzi, talvolta criptico e oscuro, si può prestare a molteplici interpretazioni.
Come nel caso di questa stranissima ed inedita composizione trovata stamane all' inizio della passeggiata nel porto a Marina di Carrara, realizzata da qualche anonimo artista con detriti e spazzatura portata sulla spiaggia dalle correnti marine.
Quella che sembra una gioiosa campana a vento potrebbe in realtà sottendere una malvagia trappola a strozzo per i gabbiani, come del resto quel tronco di legno appoggiato sul banco di legno - vicino alla ringhiera metallica - mi ricorda tanto la testa decapitata di un cinghiale selvatico, con l' inquietante messaggio che recherebbe in sè. Porca miseria, ma è arte oppure è una specie di messa nera artistica?




mercoledì 30 dicembre 2015

C3PO

Benvenuto all' altro robottino deficiente di Star Wars, un regalo molto apprezzato. A dire il vero, a differenza del resto del mondo che impazzisce per il nuovo film - che io non ho visto per motivi di forza maggiore, ma non me ne faccio una malattia - a me fa più piacere questa vecchia faccia, già nota fin dai primissimi, vecchi episodi. Ergo, il consueto omaggio al passato...!



martedì 29 dicembre 2015

"SE TU CI CREDI..."

Proprio ieri accennavo alla vasta quantità di canzoni d' amore, italiane e straniere, che ho eletto a fortunate e degne di stare tra le mie preferite in assoluto.
E non mi faccio pregare, cominciando subito con una delle top, nelle posizione di vertice assoluto!
Si tratta della splendida "If you believe" di Sasha Schmidtz (all' epoca semplicemente "Sasha", cantante tedesco classe 1972 autore di alcune pregevoli hits a livello europeo).
Si dice che la musica sia sentimento, fantasia ed irrazionalità, magia, genialità e molto altro.
Di sicuro l' atmosfera che questa meravigliosa canzone del 1999 riesce a creare nell' intimità tra due persone è qualcosa di unico ed irripetibile, un' emozione bellissima che mi sento di consigliare vivamente a tutte quelle anime particolarmente sensibili e ricettive  in grado di sentire quelle vibrazioni dell' anima che certe canzoni riescono ad attivare in noi.
E' una melodia dolcissima, oltre alle suggestive sonorità ci si mette pure il testo a coccolare le due anime che sono l' una dinanzi all' altra.
Di sicuro l' avrete già sentita perchè è famosissima (a volte utilizzata anche in spot televisivi pura qua in Italia), ma continuate ad ascoltarla fino allo sfinimento perchè è semplicemente bellissima....!


ANCORA UNA VOLTA, LE APPARENZE INGANNANO

Una grigia ed anonima nave da carico circondata da variopinti windsurfers in cerca di svago sulle acque cristalline (?) di questa zona incantata? Manco per il cazzo! Si tratta di ferocissimi pirati apuani che stanno per assalire il bastimento (in realtà una segretà unità militare della nostra impareggiabile marinamilitareitalianatuttadunfiato, un cacciatorpediniere della classe "Renzo Montagnani") e che se la vedranno con i valorosi marinai dell' equipaggio, che proveranno a respingere l' arrembaggio con sputi e secchiate di piscio accumulate nei giorni addietro!






FALSE SPERANZE

Mattina incantevole, dal punto di vista del cielo assolato: nessuna nuvola a turbare la speranza di una bella giornata all' inizio.
Peccato che, nell' immediato dopo-pranzo, il cielo si oscurerà malinconicamente ed un freddo penetrante - che s' infila nelle ossa senza troppi complimenti - l' incanto si sarà tolto e si paleserà un' altra straordinaria giornata di merda.






lunedì 28 dicembre 2015

QUANDO CERTI TESTI MUSICALI FANNO BRECCIA

Non si tratta soltanto di una bellissima canzone di Jessica Simpson di qualche annetto fa (mi sembra il 1999 o giù di lì), ma sicuramente di qualcosa di più.
Anche senza entrare nel merito del testo, quella bellissima voce ti prende qualcosa nell' anima e aggiunge qualcosa di inspiegabile e seducente, con la forza d' urto di un autotreno lungo l' autostrada lanciato alla massima velocità. Canzoni d' amore, certo. Ne sono state scritte a milioni, da quelle celebri ed indimenticabili fino a quelle molto meno fortunate e nemmeno passate per la sala di registrazione. Alcune piene di sentimento vero e sincerità, altre mere espressioni liriche fini a sè stesse o puri lavori commerciali senz' anima e destinati solamente ad accumulare profitti nelle tasche degli sponsor e dei produttori dei cantanti.
Questa, innegabilmente, è tra le mie preferite in assoluto (uno di questi giorni proverò a buttare una prima lista delle mie preferite "love-songs") per alcune parti del testo che hanno fatto breccia in certi recessi nascosti del mio animo



"Ti voglio amare per sempre, questo è tutto quello che ti chiedo, 10000 vite insieme... E' troppo per te?" oppure "Dal momento in cui ho visto il tuo viso e sentito il fuoco nel tuo dolce abbraccio, giuro che lo sapevo...Ti voglio amare per sempre."

Beh, per un' anima semplice e sempliciotta come la mia, non ci sono parole per descrivere quanto siano belli i concetti espressi in questa meravigliosa canzone.
Già una persona che ti dica "voglio trascorrere diecimila vite insieme a te" appartiene a qualche altro universo, ma questo non toglie niente alla grandezza infinita di questa espressione bellissima.

You set my soul at ease
Chased darkness out of view
Left your desperate spell on me
Say you feel it too
I know you do
I've got so much more to give
This can't die, I yearn to live
Pour yourself all over me
And I'll cherish every drop here on my knees

[CHORUS]
I wanna love you forever
And this is all I'm asking of you
10,000 lifetimes together
Is that so much for you to do?
Cause from the moment that I saw your face
And felt the fire in your sweet embrace
I swear I knew.
I'm gonna love you forever

My mind fails to understand
What my heart tells me to do
And I'd give up all I have just to be with you
and that would do
I've always been taught to win
And I never thought I'd fall
Be at the mercy of a man
I've never been
Now I only want to be right where you are.




IL MIO ATTORE PREFERITO

Non ho ancora trovato una spiegazione razionale, e probabilmente non la troverò mai. Io da sempre i film e le serie tv piene di azione sfrenata, suspence, sparatorie, inseguimenti mozzafiato e colpi di scena, con eroi che si scazzottano di brutto con  cattivoni di turno.
Insomma, trame non troppo impegnate, anzi. Ogni rallentamento a tutta questa azione frenetica rappresenta una noia pazzesca ed insopprimibile, un torchio che mi stringe i testicoli producendomi un dolore insopportabile.
Però – e qui sta lo stridente contrasto – non riesco mai a sottrarmi alla visione di uno dei tantissimi film del grandissimo e compianto Robin Williams, prematuramente scomparso in tragiche circostanze meno di due anni fa.
Impossibile resistere al sorriso, all' umanità di quell' immenso attore che riusciva a condensare dentro di sé tutto il bello che un uomo può desiderare di essere.
Dalla irresistibile simpatia degli esordi ai tempi del telefilm “Mork & Mindy”, in cui non si poteva che ridere e rimanere catturati da questo eroe così strampalato e fuori dagli schemi – buffo e spesso goffo come il Pippo disneyano – e dalla strabordante umanità, fino ad arrivare agli ultimi successi della sua troppo breve vita.
Tra quelli che porterò più di altri dentro al cuore sicuramente “L' attimo fuggente”, “Patch Adams”, “L' Uomo Bicentenario” e “Al di là dei sogni”, senza far torto a tutti gli altri capolavori di questo straordinario “Re Mida” artistico del cinema, che ha regalato tantissimo a chi lo ha saputo apprezzare. Proprio riguardando “Al di là dei sogni” e seguendo la storia narrata nel film - e contemporaneamente pensando al tragico suicidio avvenuto nella realtà proprio da parte di Robin Williams, per tragica, crudele ironia del destino – non ho potuto fare a meno di immergermi nella contemplazione di tutti i punti di vista e gli spunti di riflessione infiniti che venivano offerti in continuazione da quel film.
Manchi tantissimo a questo mondo, caro Robin. Manca il tuo sorriso, così come la tua infinita umanità. Con buona pace di Rambo e dei miei cari, amati film d' azione.

SUPEREROE MIO MALGRADO

Mi stavo domandando se, a forza di produrre calcoli renali, non mi sto trasformando in un supereroe: "La Cosa" dei Fantastici 4 !!!!!

FARO' LA SUA FINE?

domenica 27 dicembre 2015

ADOLESCENZA E MUTAMENTI NEL TEMPO

Sì, gli anni trascorrono e cambiano (come già detto, solitamente in peggio) pure gli usi e costumi della cosiddetta società civile. Ed il mondo degli adolescenti e preadolescenti ne è un esempio ancor più chiaro.
A quell' età non ci si sente più bambini e nemmeno completamente adulti: generalmente questi ultimi vengono visti come crudeli tiranni che vogliono condizionare sadicamente ed egoisticamente la vita - a cominciare dalle scelte più banali e meno significative - dei giovani figli.
La tecnologia ci ha messo del suo, semplificando e favorendo la possibilità di comunicare e mantenere contatti: oggi ci sono telefonini, smartphone, palmari, notebook, social network e mille altri modi per condividere dati e contenuti attraverso una incredibile rete mondiale.
Impensabile tutto questo, poco più di vent' anni fa, nello stesso contesto in cui ho vissuto io. Ma non sono solo gli strumenti tecnologici ad avere creato una sorta di spartiacque tra quel periodo e quello attuale: ci sono differenze essenzialmente caratteriali.
Io ero un caso limite ed estremo, per la mia timidezza, e non posso essere di certo rappresentativo di una larghissima parte dei miei coetanei di quel tempo, ma devo dire che ricordo ancora con una certa tenerezza il mio imbarazzo e le mie vampate di calore - sbalzi ormonali da altoforno siderurgico - quando mi capitava vicino, nel corridoio della scuola media, quella bellissima ragazzina dalle gambe lunghe ed esili della classe vicina. Si chiamava Serena M. ed aveva un viso graziosissimo, che mi personalmente mi ricordava tantissimo la splendida attrice Noelle Beck, che interpretava il personaggio di Trisha Alden nella soap-opera "Quando si ama", negli anni 80 su Raidue e che mi toccava sorbirmi mentre facevo i compiti a casa, sul tavolo della cucina, e mia madre stirava i panni guardando la televisione. Già, la tv... A quei tempi, vedere una gonna un po' più corta del solito era considerato volgare, di cattivo gusto, un gesto di esibizionismo legato alla vanità e roba del genere. Oggi vedi cose infinitamente peggiori e purtroppo nessuno (o quasi) ne resta più sconcertato ed inorridito, come se i soliti maledettissimi potenti della terra, signori delle banche e padroni delle vie di comunicazione globale, ci avessero voluto scientificamente omologare e modificare - come polli di batteria - per controllarci meglio e condizionare completamente i nostri destini. Ma è tutto squallido, oltre che moralmente vergognoso.
Perchè adesso adolescenti maschi e femmine si atteggiano a quelli stessi bimbi-minkia che si vedono nei telefilm che vanno per la maggiore proprio in quella fascia di età ("stranamente", come se quei programmini del cazzo fossero stati realizzati appositamente per insinuare nuovi modelli commerciali e comportamentali nelle teste indifese di ragazzini e ragazzine in giovanissima età) e si sentono paradossalmente smarriti quando si imbattono nella realtà quotidiana di tutti i giorni.
Ne parleremo ancora di queste cose, ma intanto volevo cominciare a togliere un po' di polvere a quel ragazzino che aveva una cotta per quella fanciulla dallo sguardo dolce e dalle gambe lunghissime....

GIURO CHE LO FACCIO

Giuro che se trovo la seggiovia dove Bruce Willis e quell' altro patetico (non sopporto quelli che fanno i "simpatici" per forza) figurante della pubblicità della Vodafone, li butto giù con un bazooka !

NON SOLO SCRITTURA....

Non che ieri ci fossero programmi televisivi memorabili (la maratona di "Unti e Bisunti" non l' auguro nemmeno al mio peggior nemico), per ammazzare la noia ho dovuto mettere mano ai pennelli e riverniciare completamente il mio amico di plastica Gung-Ho, trasformandolo completamente e poi mettendolo in condivisione sull' altro blog, per scambiare impressioni e commenti con gli amici di tutto il mondo....!














martedì 22 dicembre 2015

MODELLI VARI

Si può pensare a dei modelli a cui ispirarsi e poi crescere provando a seguirne il solco, per emulazione, sperando di riuscire a somigliare almeno un po', nel tempo e lavorandoci su, al nostro esempio vivente.
Quando ero bambino, mi ricordo che l' esempio che mi veniva proposto in continuazione era il classico uomo tutto d' un pezzo che si vedeva nel film degli anni '50 del secolo scorso. Un tipoco esempio era il ranger dei telefilm del cane “Lassie”, dove l' umano era solitamente un personaggio con forti qualità di problem-solving (sì, insomma, era uno che sapeva toglierti dai guai in ogni frangente), generalmente una persona con virtù morali a prova di bomba e dotato di una ottima dose di buonsenso, senza trascurare un' indiscussa convinzione nei propri mezzi e nelle proprie capacità. Un notevole carisma, una irreprensibile carriera alle proprie spalle e niente di cui doversi vergognare o di cui dover rendere conto a chicchessìa. Alle quali si possono aggiungere altre caratteristiche importanti quali il fascino che questo bel tenebroso emanava nei confronti del gentil sesso e dell' umorismo sobrio che solitamente veniva, di tanto in tanto, dimostrato dal nostro eroe.
Nel giro di pochi decenni, sono cambiate tantissime cose (in peggio) e l' imbecillità delle persone è cresciuta in maniera esponenziale, in parallelo allo squallore dei nuovi “modelli” ultranegativi che venivano imposti dal cinema (e dal giro di soldi correlato che teneva in piedi il nuovo mostro: per soldi, costruiamo stereotipi nuovi ed insulsi per creare un nuovo mondo popolato da zombies ed idioti).
Ma tutto sommato, almeno per quanto riguarda la mia personalissima opinione, ritengo che il primo modello – un po' vintage, un po' retrò, - sia ancora valido. Preferisco continuare a tendere a quel modello di virtù che rimane molto più pulito rispetto a tanta merda che si vede oggi e che cercano di  imporci come nuove tracce. Inutilmente, per fortuna.

lunedì 21 dicembre 2015

SCARLET HOOD

Ma questa versione di Cappuccetto Rosso in versione canina non è una meraviglia?




VECCHIE IDEE CHE RESTANO VIVE

Che mal di testa pure oggi! Comincio a sospettare che anche le gelide temperature di questi ultimi giorni abbiano il loro peso in questi doloretti cerebrali, che innescano un vorticoso giramento di coglioni in senso antiorario e potrebbero attivare pericolosi campi elettromagnetici che interferiscono con il segnale del digitale terrestre del televisore.
E potrebbe anche esserci qualche altra causa, a concorrere a questo malessere emicranico.
Fuori c' è qualche coglione, in attesa del verde del semaforo, con l' autoradio a palla che fracassa i timpani (ed i testicoli) a decine di metri di distanza, sparando musica da discoteca (???) e questo mi riaccende in mente antichissime riflessioni che avevo archiviato da tempo, ma pur sempre valide nel vasto campionario di ricordi del mio vissuto personale.
Non ho mai amato il casino dei luoghi in cui tante anime dannate non trovavano altro divertimento (masochistico) dell' avvelenarsi il proprio corpo ed il proprio (pochissimo) cervello con droghe ed altra merda. 
Eppure, quando ero giovanotto e mi stavo affacciando al mondo dell' età a cavallo tra fine adolescenza ed inizio della maturità, sembrava quasi che, la stragrande maggioranza delle ragazze che ho conosciuto in quel periodo impazzissero per quei tamarroni, quegli ultra-coatti che s' impasticcavano e fumavano cannoni pieni di merda per darsi un tono e sentirsi delle divinità: per entrare nel club delle "teste di cazzo irrimediabili", per sembrare ganzi da morire ed essere certificati come quello "fico" per cui sbavavano tutte.
Gente che si impasticcava perchè semplicemente credeva che quella fosse l' unica via per raggiungere il divertimento? Non ne ho visti direttamente con i miei occhi - perchè ho sempre selezionato con cura le mie amicizie, tenendo al fuori di questa ristrettissima cerchia i consumatori di droghe, sia leggere che tantomeno quelle pesanti - ma ne ho comunque sentito parlare tantissimo da gente che comunque ha avuto conoscenze "sbagliate" e le ha sapute tagliare via subito dalla propria vita, non appena realizzata la verità. Nessuno dei miei amici ha mai potuto soffrire nemmeno la parola droga.
L' unica cosa per cui avevamo una sana ed impareggiabile attrazione era il calcio: una sfera di cuoio da inseguire e calciare per ore ed ore, lunghissimi pomeriggi di sfide, goal, calci di punizione e dribbling, contrasti durissimi e bestemmie assordanti, con il convento delle suore a pochi metri da noi che incombeva minacciosamente.
E quando vedevo tante ragazzine e ragazze con il cervello pieno di merda, alzavo le spalle e non le consideravo proprio
"No, care mie...." ho sempre pensato io "...Andate pure a farvi smerigliare le ovaie da qualche tossico che si atteggia a superganzissimo, e buona fortuna!"
Puoi essere bella come Monica Bellucci o Claudia Schiffer, ma se il tuo ideale di uomo è un drogato, significa che il tuo cervello necessita di una bella revisione. E non ci penso nemmeno a coprirmi di merda solamente per essere interessante  per un cervello inferiore come il tuo. Meglio soli che male accompagnati, e nessuna storia seria, finchè non c' è una persona appena decente che sfiori la normalità. 
Questo era in sintesi il mio pensiero, ai tempi della mia adolescenza e della mia gioventù, e mi accorgo che tutto sommato, non è mai cambiato.
Vedo tanta stupidità incurabile e, tante, tantissime di quelle persone che hanno scelto la via della merda (perchè la droga è merda, non esiste differenza tra droghe leggere e pesanti, se ti spinelli sei un drogato e basta) che sono già sotto terra ed hanno buttato nel casso la propria vita.
Per colpa esclusivamente loro, s' intende. Perchè la scelta sbagliatissima di drogarsi è stata unicamente loro ed il prezzo finale non poteva essere che quello...

domenica 20 dicembre 2015

LA PRESCRIZIONE DEI PECCATI

Giubileo implica anche il concetto di indulgenza, perdono dei peccati verso quei fedeli che hanno qualcosa in sospeso da cui affrancarsi per ripulirsi la coscienza.
In effetti, stamane alla messa domenicale - non avendo sotto mano il foglietto dello stampato dov' è riportata la liturgia del giorno, mi sono dovuto arrangiare abbozzando alcune supercazzole a bassa voce perchè non mi ricordavo alcuni pezzi - mi sono ricordato di un episodio di tanti anni fa e che spero sia caduto in prescrizione, proprio in ragione del tanto tempo trascorso.
Si tratta di quella volta che, non ancora maggiorenne, salito sulla giostra del "Tagadà" con i miei amici dell' epoca, prendemmo posto vicino ad alcune ragazze particolarmente carine, che avevano richiamato la nostra attenzione. Tuttavia ricordo lo sguardo feroce e la rabbiosa furia di insulti che una di esse rivolse all' indirizzo del mio amico Max, che rimase stupito e perplesso davanti a tutta quella cattiveria.
-"Ma perchè ce l' ha con te, quella lì?" chiesi al mio amico.
E lui, con aria triste ed amareggiata: -"Ma che ne so io? Quella matta dice che le ho toccato il culo e non è assolutamente vero!"
-" Ci credo!"- gli risposi io rincuorandolo - "...Sono stato io a toccargli il culo!"- 
E scoppiammo a ridere come matti, tutti quanti...
Ecco, non ho ancora capito se questa colpa (?) deve essere considerata ai fini dell' indulgenza oppure è solo un ricordo di goliardia adolescenziale.....

GESTI D' AMORE INTER-RELIGIOSI

Mah...Tempo di Giubileo straordinario, e si è appena aperto l' anno santo dedicato alla Misericordia ed alla Contemplazione del Ricordo delle Sorpresine delle Merendine del Mulino Bianco che tanta gioia ci hanno portato molti anni fa.
Ma il nostro amato pontefice si batte ancora una volta per esortare i fedeli - ma anche coloro i quali seguono altre religioni, diverse da quella cattolica - a rispettare il prossimo e praticare concretamente un gesto d' amore sincero verso chi ci sta vicino. Specialmente, come ricordato da papa Francesco (forse), è opportuno aprire il finestrino ed avvisare quando si sta per scorreggiare in macchina.

sabato 19 dicembre 2015

QUANDO LE FOTO AIUTANO A ... VIAGGIARE E TORNARE IN LUOGHI AMATI

Tante volte vi ho parlato del mio rapporto con Catania, la città che mi ha dato i natali e che mi ha visto fuggire (letteralmente volando via, avendo fatto il primo viaggio in aeroplano ad appena tredici giorni di vita!) per tornare in Toscana, dove i miei genitori avevano la loro residenza.
Una sorta di "omaggio" ai miei nonni materni - che hanno apprezzato tantissimo la loro scelta di farmi nascere laggiù - e che mi rende orgoglioso di avere visto la luce ai piedi dell' Etna.
Ho sempre parlato di una "madre naturale" (la Sicilia) ed una "mamma adottiva" (la Toscana, dove ho sempre vissuto) che hanno caratterizzato finora la mia vita, e le amo entrambe con riconoscenza e gratitudine.
Come vi ho raccontato qualche tempo fa, era abitudine consolidata quella di andare a Catania ogni estate, nei mesi delle vacanze estive, in maniera da potersi godere l' amore dei tanti parenti che, finalmente, si potevano abbracciare dopo lunghi mesi d' attesa.
Ecco, le foto che seguiranno sono state scattate quasi dieci anni fa, l'ultimo volta che sono sceso nella mia città natale (una triste occasione, il funerale di mio zio Gianni, fratello di mia madre).
Volevo catturare alcune immagini della periferia di Catania - mentre stavamo andando all' aeroporto per il viaggio di ritorno - per poterle rivedere poi, con calma, anche da lontano e ritornato a casa in Toscana, per continuare a sentire emotivamente quella serie di emozioni a fior di pelle che ho sempre percepito attraverso il contatto con questa splendida città.
Non sono fotografie "turistiche" del centro storico, ma bensì veloci e fugaci istantanee della periferia, per amplificare i ricordi di quelle percezioni sensoriali provate fin dall' inizio della vita: dai profumi degli agrumeti all' odore delle zagare e dell' asfalto bollente per le calde temperature solari; il profumo artificiale ma piacevole dell' arbre-magique al cocco presente nella macchina di mio zio, l' inebriante e seducente richiamo delle squisitezze che vengono preparate nei bar e nelle tavole calde catanesi; l' odore del mare che abbraccia la pietra lavica nera. Giusto, nera come i capelli corvini di tante tantissime bellezze locali, che gareggiano per il primato di donne (e ragazze) più belle d' Italia con pochissime altre rivali. Oppure stupende bionde abbronzate (in via naturale, ovviamente) e con gli occhi chiari - e che sembrano svedesi o tedesche, per le loro evidenti origini normanne nel proprio DNA - e "rosse di fuoco" come il sole che bacia la loro pelle...