lunedì 30 luglio 2018

UN PENSIERO GENTILE, MI BASTA SOLO QUESTO

Buongiorno! Vi chiedo con grande cortesia se potete unire, almeno per oggi, l' energia della vostra vitalità spirituale alla mia, dato che... oggi mi sento un po' appesantito dagli eventi recenti.
Sì, insomma, senza essere troppo criptico ed ermetico, devo dire che, dopo un mese fantastico trascorso insieme a me, mia figlia figlia è dovuta tornare da sua madre (278 km di distanza, circa), lasciandomi nel grigio più assoluto.
E' un po' come quella vecchia canzone dei Luna Pop, che vent'anni fa cantano "Se ci sarò", mi vengono continuamente in mente la parole del testo "Se non ci sei o non ci sarai
la nebbia fitta scenderà la pioggia spegnerà i colori
la notte buia calerà oscurerà luci e colori..."
Ieri, tornato a casa, non riuscivo a trattenere le lacrime mio malgrado, nemmeno con il massimo delle mie forze.
Come non bastasse, nel pomeriggio, mi arriva la videochiamata via whatsapp di mia figlia che aveva gli occhi lucidi. Le chiedo: "Amore che è successo, hai pianto?"
Lei mi risponde: "Papà, mi mancavi ed allora sono andata su youtube sul tuo canale per sentire la tua voce..."
Ecco, potete facilmente intuire la mia commozione ed il mio stato d' animo, come chiunque altro si trovasse a vivere una situazione del genere.
Già da diverso tempo mi ero interrogato sui desideri della mia anima, e finalmente ho trovato delle risposte, decisamente chiare, cristalline, che si sono impresse nitidamente come un affresco rinascimentale sopra una parete.
Premesso che due anni fa, in seguito alla separazione coniugale ed alla disoccupazione, mi ero trasferito dalla Toscana alla Lombardia (ospite della mia nuova compagna) con l' obiettivo di trovare casa e lavoro, mi sono imbattuto in migliaia di situazioni paradossali ed impreviste, sia in ambito di ricerca lavorativa (il lavoro non si trova più nemmeno quassù, perlomeno per chi ha la mia età è difficilissimo), nel corso di questi due lunghi anni a caccia di occasioni, ho avuto modo di riflettere leggendo "The Secret" di Rhonda Byrnes, la trilogia di Vadim Zeland ed altre opere di settore. Tutto ciò mi ha indotto a riflettere profondamente.
Oltre alla intuibile nostalgia che affiora nella pelle e si impadronisce visceralmente del tuo corpo facendoti vibrare dolorosamente come una campana durante i rintocchi, ho capito che c' era molto di più.
La mia anima (?) o l' inconscio, rifiutano l' ambiente in cui vivo adesso. Mi manca quella terra dove ho vissuto il 99% della mia vita, mi mancano quegli amici con cui bastava un' occhiata per intendersi e scherzare dietro un bicchiere di limonata o un analcolico. Mi mancano quelle lunghe passeggiate solitarie in riva al mare, accompagnato solo dal mio cane e dai suoi fedelissimi silenzi di comprensione e complicità. Mi mancano quelle figlie che ho cresciuto fino alla preadolescenza prima di essere cacciato via, ma quei pezzi di cuori hanno ancora bisogno di questo papà che ha fatto da "mammo" più ancora che da padre. Mi mancano i sorrisi e la mentalità dei Toscani, miei conterranei e splendidi filosofi di vita.
Ho cominciato ad apprendere qualcosa riguardo alla forza di attrazione e mi sono pure ricordato di una persona che, tantissimo tempo fa, dopo avere letto la mia "carta del cielo" mi aveva detto che, nel corso della mia vita futura, non avrei avuto problemi di soldi, lavoro, amici, amore, ecc. a patto che io mi fossi sganciato dalla "negatività" della Luna, che a suo dire aveva una valenza materna.
Insomma, i conti tornano... dovrei cominciare a vedere e concentrarmi su "ciò che voglio" e non più preoccuparmi delle "cose che non voglio", perchè in fin dei conti attraiamo le cose su cui ci concentriamo di più.
Si intuisce che i miei desideri vanno nella direzione del diventare ricco e benestante, indipendente ed emancipato, ma soprattutto del ritorno della mia amata Toscana.
Il problema è che, adesso, con la mia vitalità scesa in picchiata sotto i tacchi, tutto mi riesce mooooolto più difficile.
Se potete, aiutatemi con la vostra energia vitale, con un pensiero, con il vostro animo gentile. Un grazie di cuore

sabato 14 luglio 2018

ONORE AL MERITO, LODE ALL' IGNOTO IMPIEGATO POSTALE NAPOLETANO

Dopo mesi di silenzio e meditazione alla ricerca del mio "me" interiore ed avendo trovato solamente un cartellino recante l' enigmatica scritta "torno subito", riprendo a scrivere perigliosamente queste  criptiche righe allo scopo di lodare il merito di un ignoto eroe.

Spesso si criticano a ragione i tanti impiegati statali e parastatali per le loro negligenze, pigrizie, incapacità, maleducazione e tanto altro. Invece qui, in maniera inedita, vado a palesare tutta la mia gratitudine nei confronti del gentilissimo operatore telefonico delle poste italiane (volutamente minuscolo) che mi ha gentilmente spiegato nei minimi dettagli tutto quanto era motivo della mia curiosità (e ira), riuscendo a sbrogliare una enigmatica matassa della quale la mia pur proverbiale scaltrezza non era andata a bersaglio. Pertanto quivi vado a lodare l' ignoto impiegato postale napoletano e, alla guisa del Foscolo o del Manzoni, gli dedicherò una poesia. Alè!