domenica 17 gennaio 2016

GIMME FIVE, PADRE !

Solo io potevo fare una figura di merda del genere, che definire "epica" è pure riduttivo, quasi a minimizzare la portata dello spiacevole evento.
Questa rientra di diritto tra le leggende assolute, tra i miti immortali e ne parleranno per secoli e secoli, superando le barriere del tempo. Cosa è successo?
Stamane ero alla messa domenicale per accompagnare mia figlia Arianna (che è quella più grande e frequenta il catechismo per fare la cresima l' anno prossimo) e, una volta lasciata in compagnia dei suoi compagni, ho preso posto tra le panche, ancora vuote in attesa che arrivassero gli altri fedeli.
Mentre aspettavo l' inizio della funzione, ho visto che stava arrivando il vice-parroco per le confessioni e - lesto come una saetta - mi sono diretto verso il confessionale per anticipare quella mezza dozzina di vecchiette che volevano fregarmi il posto lì dinanzi.
Una piccolissima stanzetta, poco più di un ripostiglio, ma aperta, senza le classiche grate
degli antichi confessionali in legno che seminascondevano la figura di chi si andava a confessare.
Ergo, dopo aver vuotato il sacco - e con il prete che ha vacillato più volte sotto l' urto di ciò che le sue povere orecchie udivano uscire dalla bocca del sottoscritto, misero peccatore- il sacerdote mi ha concesso l' assoluzione (ovviamente previa adeguata penitenza). E dopo avermi chiesto come io stia
a livello di morale, mi ha fatto un riferimento ad un paio di episodi del Vangelo e mi ha sorriso fiducioso.
Poi ha alzato la mano in alto con il palmo aperto verso di me avvicinandola amichevolmente e sembrava volesse scambiarsi il "cinque", il classico "gimme five" che ci si scambia da sempre tra amici o persone in confidenza.
Peccato che in realtà io non avessi capito che egli aveva alzato la mano per  pronunciare l' ultima benedizione e, - mentre io gli davo un vigoroso "cinque" come se avessi appena segnato un gol su punizione nel derby - il prete restava impietrito dallo stupore, come a dire "ma che cazzo stai facendo, figliolo?"
Ecco, ovviamente mi sono reso conto istantaneamente dell' equivoco madornale ed ho cercato di rompere l' inevitabile imbarazzo di entrambi con una supercazzola di saluti e buoni propositi per l' anno nuovo, poi ho salutato come "Bip-Bip" di Willy Coyote e mi sono allontanato  come un missile, ripetendo tra me e me "Che figura di merda! Che figura di merda! Che figura di merda...ad libitum)
E con il prete che aveva ancora gli occhi sbarrati !

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