mercoledì 7 novembre 2012

UN BELLISSIMO ABBRACCIO ETERNO

Parlando dei sogni nottrni, non c' è cosa più bella di poter ritrovare - almeno per una manciata di ore - i miei cari parenti defunti. Certo, al risveglio ci si ritrova con una punta di inevitabile nostalgia, dovuta al veloce riattivamento dei centri della logica e della ragione (messi a riposo per qualche oretta di fisiologico stand-by); ma è sempre e comunque l' aspetto positivo a prevalere su qualsisasi tristezza nei paraggi, anche e soprattutto perchè non può esserci paragone, a livello di intensità, quando quel senso oceanico di gioia torna a diffondersi in tutto il cuore per il resto della giornata. Questo per rendere l' idea dell' immenso piacere che provo periodicamente sognando di vivere situazioni di routine quotidiane con persone a me care e scomparse da più o meno tempo. Nello specifico, proprio la scorsa notte ho avuto il piacere di riabbracciare il mio carissimo nonno paterno Raimondo, che ancora una volta ha saputo regalarmi il piacere  del suo sorriso e della sua benevolenza.
In sincerità non me ne frega niente delle fredde ed asettiche teorie scientifiche dei grandi dotti ed eruditi della psicanalisi e della psicologia: il loro gusto ed il senso della loro vita è proprio quello di smontare le idee e le logiche di tutto ciò che paradossalmente non può essere ricondotto a logica. 
E, continuando a pensare intensamente ai miei cari che vivono la propria esistenza ultraterrena buttando un' occhiata di tanto in tanto nel mondo dei viventi, mi godo pienamente questa sensazione dolcissima e gioiosa.

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