venerdì 9 novembre 2012

LA RIVOLUZIONE COMINCIA DALLA MUSICA

No, non è assolutamente una metafora. Il nostro paese è clinicamente morto, la sua gente onesta è strozzata ed agonizza tra le mani dei sadici killer del mondo bastardo della finanza e, probabilmente, siamo molto più vicini alla terza guerra mondiale (per via dei sempre più instabili equilibri politici mondiali) di quanto i classici bugiardissimi media facciano intendere. Ma questo non significa lasciarsi andare ad istinti bestiali. Prendiamo un poliziotto - ma va bene un qualsiasi pubblico ufficiale delle forze dell' ordine - nell' esercizio delle sue funzioni quotidiane: ovvero manganellare operai, studenti, casalinghe ed altri cittadini che esprimono LEGITTIMAMENTE la propria rabbia nei confronti di una classe politica formata da corrotti e banditi di ogni risma. E contemporaneamente, per paradosso, l' eroico sbirro protegge questa masnada di disonesti. Ecco, non so voi, ma a me questa accozzaglia di sbirri asserviti al potere (con pochissime eccezioni), che sanno benissimo come picchiarti senza lasciarti i segni sulla pelle - oppure capaci di imperdonabili vergogne tipo quelle della scuola Diaz a Genova - ricordano tantissimo gli odiosi Stormtroopers di Star Wars. Cloni di imbecilli senza sentimenti, pronti a tutto pur di compiacere il proprio padrone.
Comunque, tornando a bomba, la misura è piena. Gli italiani onesti sono pronti ad una rivoluzione che sarà talmente furiosa da far sembrare la rivoluzione francese un piccolo "happy hours". Datemi retta, ci sarà da ridere (per la gente per bene, che fortunatamente rimane tanta).
Ma, come già detto, non bisogna lasciarsi andare ad istinti omicidi o gratuita violenza, senza umanità. No, questo no. Però è possibile cominciare a mostrare l' inizio della svolta. E qui facciamo un esempio concreto: la prossima volta che vi fermeranno ad un posto di blocco della polizia (vanno benissimo anche i carabinieri, la finanza, i vigili urbani, etc.) e lo sbirro di turno, affacciandosi al finestrino della vostra utilitaria, vi chiederà freddamente di consegnargli patente e libretto di circolazione, voi obbedirete alla sua richiesta (e fin qui niente di nuovo). Ma, non appena egli prenderà i vostri documenti in mano, voi comincerete a cantare a squarciabola: "Vola vola vola l' ape Maia..." o un' altra canzone a vostro piacimento, ma senza esitazioni.
Per i più audaci si consiglia di salire sul cofano di una gazzella dei carabinieri e di ballare ritmi caraibici sulle note di "Please don' t let me be misunderstood" di Santa Esmeralda.
Questo vale per qualsiasi situazione quotidiana: tipo afferrare per la cravatta il pigrissimo impiegato postale e cantargli a spregio nel muso "Chi fermerà la musica" dei Pooh o altri successi mondiali in milioni di altre situazioni. Ebbene, se riuscirete eroicamente a scampare ad un ricovero forzato in una clinica psichiatrica (ma questa è tutta un' altra storia...), potremo dire che la rivoluzione è realmente già cominciata.
Cordialmente, Ray

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