lunedì 14 settembre 2015

TREGUA DA PARTE DEL MALTEMPO

Una piccola tregua del maltempo (che infuriava in questa zona nella giornata di ieri, come detto) mi ha permesso di uscire e provare a dissipare all' esterno quel senso terribile di paura, panico e terrore, ansia e insicurezza che mi perseguita inesorabilmente.
Ci ho provato, il cielo mi guarda con indifferenza (o, al contrario, con curiosità? Non riesco a capirlo), forse non è nemmeno importante capire cosa stia pensando.
Ora ho capito. La mia sofferenza è come quella del personaggio "Max Payne", protagonista di alcuni fortunati videogiochi di qualche anno fa; oppure altrettanto valido paragone può essere il personaggio letterario "Solomon Kane" dei romanzi di Robert Howard, da cui hanno tratto anche un film con James Purefuy.

La parola alle foto scattate ieri...

Il molo appare spettrale, e questo mi rende perfettamente a mio agio, in perfetta conformità col mio stato d' animo. 
Quella grande nave  mercantile che s' intravede all' orizzonte richiama la mia attenzione e tutta la mia curiosità, al punto che anche in seguito proverò a fotografare lungo la mia passeggiata, in modo da potere "catturare" qualche immagine sua, da potermi rivedere e contemplare in futuro (ammesso che io ne abbia uno). Ad ogni modo, si comincia così.


Quella grande nave in avvicinamento, in procinto di entrare nel porto, mi affascina tantissimo.


Come detto, più volte proverò a scattare foto a questa umile regina dei mari, anonima portacontainer che potenzialmente viaggia libera tra i flutti delle onde ed i riflessi del cielo stellato.
Un tempo, durante un impiego occasionale da addetto alla sicurezza a bordo di navi (come detto, ho fatto di tutto), ho avuto la fortuna di accedere al ponte di comando di una grandissima nave traghetto italiana, molto nota e attivissima qua in Italia e all' estero.
Era stupendo vedere quel viale dorato che, riflesso dalla Luna e dalla luce stellare sui riflessi notturni del mare, non riuscivo a staccare lo sguardo da lì. E vederlo da lassù, dalla solennità della sala comando, era ancora più bello.

Regolando lo zoom della mia vecchia fotocamera digitale (umile, modesta ed economica), riesco a ottenere quest' altra splendida visuale.

Qua un cartello prospiciente la piccola spiaggia libera adiacente al molo illustra i divieti e le prescrizioni relativi a quest' area. Non ci ho fatto caso più di tanto, ma non mi stupirei se fosse in vigore anche il divieto di scureggiare lungo la battigia dalle 6 del mattino fino al tramonto...

Tanti divieti, forse anche troppi...
Qua, invece, vi presento un amico: questo scassatissimo e malandato pattino di salvataggio (?) che sembra un residuato bellico proveniente dalla guerra dei Balcani, è uno dei luoghi dove preferisco sedermi silenziosamente, con lo sguardo rivolto verso mare, quando la fresca brezza serale rende piacevole la permanenza vicino alla battigia. E forse non mi alzerei mai da lì...

Un amico un po' .... malandato


Appoggiando la fotocamera al pattino di cui sopra ed impostando la funzione di autoscatto a tempo,
mi concedo il ricordo effimero della mia presenza fisica in questo grigio pomeriggio quasi autunnale... E chi l' ha detto che non si possono fotografare i "fantasmi"?
Figuriamoci se la luce ambientale avesse potuto permettere uno scatto decente...

Il secondo tentativo, con primo piano e sorriso forzato (scusate la faccia) è venuto comunque un po' meglio. Forse.
Un quasi- primo piano
Ma sì, forse questo gigantesco carroponte sollevatore potrebbe essere utile anche per tentare di tirare su il mio morale :)
Devo chiederla in prestito ai cantieri navali...

Ecco, spostandomi lungo l' area della passeggiata pedonale del molo, mi accorgo che la nave comincia a fare capolino, osservandola dagli scogli che affiorano dalla zona frontale della diga foranea.


Bella, bellissima creatura metallica.

Salendo sulla sommità del grande muro frangi-onde (che, in verità, non si dovrebbe percorrere, in quanto oggetto di divieto da parte della locale Autorità Portuale per motivi di sicurezza) si riesce a godere di una visuale panoramica molto bella, che permette di ammirare i monti (le Alpi Apuane) verso Settentrione ed il mare i tutte le altre direzioni attorno a sè.









Ecco, giusto per ricordarsi che non bisognerebbe salire sul muro. Di solito rispetto tutti i regolamenti e le leggi, ma in questo momento avevo bisogno di salire lassù. Due metri più vicino al cielo ed uno sguardo verso il mare.

Giustissimo, per motivi di sicurezza sarebbe opportuno rispettare questo divieto. Anche se in pochi lo fanno, e stavolta pure io ho dato il cattivo esempio. Mi dispiace e mi scuso.

Lungo il percorso sulla sommità del suddetto muro paraonde, si trova una bellissima scultura in marmo raffigurante una "Madonna" a grandezza naturale (o meglio, a dimensione"umana").
Ecco, per l' appunto, ho dovuto chiedere scusa e/o il perdono dei peccati anche a Lei, in ragione della deplorevole bestemmiona sfuggitami qualche giorno fa, quando il mio cane - tirando energicamente il guinzaglio e trascinandomi vigorosamente verso gli spuntoni della scogliera sottostante, ha rischiato di esaudire il mio desiderio di concludere prematuramente la mia avventura terrena in questa valle di lacrime amare.  Sinceramente dispiaciuto per quell' inatteso e spiacevole episodio, porgevo le mie scuse più sentite e sincere, anche alla divina potestà.



La splendida Madonna in marmo sul muro paraonde del porto di Marina di Carrara.


Poco più avanti, scorgo dei gattini randagi che riposano tra gli scogli del fronte sud.

Simpatici musetti felini che si scorgono tra gli scogli.

Passo dopo passo, prima che ricominci a piovere (ma in fin dei conti, sarebbe lo stesso), mi guardo intorno e scatto qualche altra foto.




Ancora lei !
E per finire, anche se disprezzo l' inciviltà di chi imbratta i beni pubblici e privati con le bombolette spray, voglio chiudere con questo comunque pregevole messaggio d' amore, che un cuore innamorato rilascia colpevolmente su uno scoglio marmoreo. Stavolta sei perdonato... E tanti auguri.




Messaggi importanti (ma la prossima volta, usate la carta oppure i telefonini)


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