mercoledì 23 settembre 2015

GENTE DI MARE

Stranezze del destino, fili invisibili sfiorati dalle tre celebri Moire e che nessuno può modificare in maniera alcuna, in attesa che tutto sia compiuto.
Io non ho mai avuto il contratto a tempo indeterminato. Per ragioni imponderabili che sfuggono alla mia comprensione, ho sempre avuto dei contrattini precari che mi hanno garantito sempre ansia per il futuro ed incertezza assoluta per l' avvenire. Una serie lunghissima di salti mortali tra i vari periodi di disoccupazione che intercorrevano nel mezzo e tanta, tantissima fantasia nell' inventarsi mestieri nuovi ed inediti per portare qualche spicciolo a casa.
Proprio in questo senso, più di 10 anni fa, nell' estate del 2004, risposi ad un annuncio di lavoro che cercava degli addetti alla sicurezza da imbarcare su navi da crociera e traghetti che navigavano lungo le rotte nazionali.
Un incarico brevissimo, che è durato un paio di settimane e non più. Ma è stata un' esperienza unica ed indimenticabile, per l' intensità di emozioni vissute in quel periodo così breve ma denso e divertente.
Fare il mastino, il gorilla, l' addetto alla sicurezza a bordo di quelle colossali navi che, fino a quel momento, avevo visto solamente ormeggiate presso la banchina di qualche porto o addirittura solo in fotografia.
In quelle due settimane io ero stato assegnato alla nave Excelsior della Grimaldi, che navigava lungo la rotta Genova-Palermo (e ritorno) e tutta quell' avventura rivive in me e nei miei ricordi quando vedo l' immagine di una nave di notevoli dimensioni come quella sulla quale ero imbarcato io.
Quanti ricordi. La fatica, sicuramente, nel controllare gli ingressi e le uscite del personale e dei passeggeri al momento dell' imbarco, ma anche e soprattutto la necessità di raddoppiare gli sforzi e la propria attenzione in tempi in cui l' emergenza terroristica è diventata una tragica realtà a cui doversi abituare ed adeguare. Quindi... occhi sempre aperti.
Ma anche tanto, tantissimo mare azzurrissimo, stupendo sia di giorno che di notte, quando la Luna ti dipinge un larghissimo viale dorato da percorrere in mezzo al rumore delle onde che s' infrangono sullo scafo della nave. 
E, dal buio notturno del ponte di comando, lassù in alto, puoi vedere l' infinita bellezza notturna del mare, pensare che stai percorrendo quelle stesse rotte che , qualche secolo o millennio prima, altre navi avevano solcato. Un' immagine bellissima, da fissare nella memoria.
Quante volte mi risuonava nella mente la bellissima canzone "Mediterraneo" di Mango!
E poi gli scherzi, i colleghi, gli amici e tanta serenità che solo il tuo duro lavoro ti sa dare, la consapevolezza che ti sei meritato quel giorno di vita sudandoti la paga fino all' ultimo secondo. Anche di queste sensazioni, si vive.































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