venerdì 25 gennaio 2019

PENSIERI IN LIBERTA'

No, non ci siamo proprio. Un uccello in due mutande diverse non può stare. Perdonate la brutale volgarità, ma sono sicuro che abbiate capito perfettamente che cosa il sottoscritto intenda dire. La pazienza nei confronti delle persone ondivaghe e che non riescono mai a prendere una decisione definitiva è giunta agli sgoccioli. Non riesco proprio a tollerare le persone che cambiano idea e prospettive alla frequenza di cinque minuti al massimo. Non ci siamo.

Dal canto mio, ho dedicato i giorni scorsi ad un lavoro immenso di introspezione e revisione interiore, alla ricerca di tanti piccoli "perchè" dei quali non mi ero nemmeno curato nel corso della mia vita.
Mi sono accorto che, caso strano e singolare, da bambino ero stato programmato  ed istruito per dare priorità agli ordini  di mia madre e... non mi era mai stato insegnato ad amare me stesso.
Certo, è una cosa strana imparare a nutrire affetto nei propri confronti a quasi 43 anni suonati, però i saggi dicono da sempre che non è mai troppo tardi.
Una cosa del genere può fare sorridere pensando che si tratti di una cosa talmente ovvia come il riflesso automatico del cuore, che lo porta a pompare anche quando noi ci dimentichiamo dell' esistenza del nostro muscolo principale. Ma in realtà è un aspetto assai meno scontato di quello che si potrebbe pensare, ve lo garantisco io.
Adesso sto timidamente imparando a muovere i miei primi passi in questa direzione, grazie a quanto appreso nei mesi scorsi dalla lettura di alcuni testi interessanti votati proprio all' approfondimento della propria interiorità.
E, intanto che imparo a scoprire cosa giace nel profondo della mia anima, aspetto ancora con gioia e speranza INOSSIDABILE che qualche anima buona mi regali dei beni immobili come una bella casetta, magari in Toscana, per chiudere la mia vita nella mai terra d' origine.



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