giovedì 3 dicembre 2015

CONSIDERAZIONI NEL RAPPORTO TRA GRANDEZZE FISICHE INCOMPARABILI

Non ho mai potuto soffrire le attese, la perdita inutile di tempo che rappresenta l' inerzia, il nulla, la negazione nichilista della vita, basata invece sulla propositività e sul creare. Da questo, si può capire quanto il mio malessere sia amplificato, in questo momento un po' grigio.
Ma torniamo all' attesa, intesa come intervallo di tempo inutile, sprecato, aspettando l' inizio dell' evento naturale o umano che invece si svolgerà da lì a breve.
Ebbene, proprio ieri, in occasione della malaugurata vicenda dell' essermi dimenticato la chiave di casa - e conseguentemente a ciò, essere costretto ad aspettare l' arrivo della mia ex-moglie ad aprire la porta col suo mazzo - ho scoperto una specie di correlazione scientifica tra quella che è una importante, fondamentale, peculiare e distintiva parte del corpo umano maschile ed il trascorrere del tempo, come elaborato diversi anni fa dalle teorie del compianto prof. Borzacchini. Sì, mi riferisco agli attributi maschili, ai testicoli che rappresentano la caratteristica principale del maschio di homo sapiens sapiens e che non solo metaforicamente ne interpretano coraggio e determinazione, oltre al puro vigore sessuale.
Quel loro resistere tenacemente alla forza di gravità - che trascina verso il basso tutte le creature viventi e pure quelle inanimate di questo pianeta - sfidando la natura e riducendo il proprio movimento ad un limitato moto pendolare (durante la deambulazione ed i passi del proprio possessore), mi convince sempre di più del loro stretto rapporto con la grandezza fisica del tempo.
Infatti, più passa il tempo, e più mi rompo i coglioni...

Nessun commento:

Posta un commento