Ho ritrovato un documento di inestimabile valore, una specie di reperto archeologico meraviglioso ed una reliquia da conservare con cura.
Si tratta del celebre quaderno di Fisica che avevo quando frequentavo le superiori, per la precisione quello del 3° anno all' istituto per geometri.
Non un quaderno come tutti gli altri, ma un oggetto che meritava un' attenzione ed una cura tutte particolari, dato che l' insegnante - un ingegnere molto preparato ma molto esigente ed un pizzico crudele nel dare i voti - teneva moltissimo alla forma, a cominciare da come veniva tenuto e trattato quel famigerato quadernone.
Continue ispezioni, verifiche e controlli a sorpresa - da parte del severo docente - mietevano vittime inesorabilmente, gli alunni venivano giustiziati con voti che arrivavano anche ben oltre l' insieme N dei numeri naturali, sconfinando nel gruppo dei numeri razionali Q con voti che arrivavano anche sotto zero (esempio: -2 oppure -3) .
Insomma, quel benedetto quaderno doveva essere tenuto nella giusta considerazione, un po' come si trattasse del Sacro Graal, oppure della Sindone, dei primi numeri di Topolino, etc...
Qui sotto potete vedere alcune delle pagine del mio vecchio quaderno di fisica del terzo anno, con appunti su formule varie, termodinamica, cinematica, interazioni elettriche e molti altri argomenti del programma scolastico di quella materia.
Tuttavia voglio concentrare la vostra attenzione sull' ultima foto, che immortala un mio disegno (realizzato in una delle ultimissime pagine e pertanto adeguatamente nascosto) in cui spiegavo ad alcuni miei compagni di classe quali fossero i movimenti più importanti da eseguire a centrocampo nella fase offensiva. E che diamine.... !
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