A volte immagino il
padreterno che, pensando a me, si gratta perplesso la testa e si
domanda tra sé e sé “ma che cazzo ho combinato con questa
creatura...?”
Che io non abbia tutte le
rotelle a posto è una cosa ormai accertata, ma il fatto che continui
a commuovermi guardando sceneggiati datati (ma stupendi ed immortali)
come “Cuore” del 1968, in cui Johnny Dorelli interpretava
magnificamente la parte del maestro Perboni, dovrebbe pormi qualche
interrogativo in più, visto che non riesco a trattenermi. Come se lo
vedessi la prima volta, con la stessa intensità, con le stesse
emozioni e con un pizzico di malinconia in più portato dall' età
fisiologicamente più matura della volta prima.
Idem per il vecchio
“Pinocchio” di Comencini, con il meraviglioso Nino Manfredi che
interpreta Geppetto come nessun altro sarebbe mai più stato capace
di fare... Dove ho messo il fazzoletto?
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