Stamattina, mentre stavo accompagnando la mia compagna al lavoro come al solito, una nostra amica ci ha telefonato perchè era rimasta in panne con la propria vettura ed aveva necessità di un passaggio.
Dopo averla recuperata e riportata a casa, ho scambiato due chiacchiere con lei e l' amarezza in me ha avuto un' esplosione pari a quella di una fuga di gas che si sia incendiata.
Questo perchè anche lei, venticinquenne originaria di una città della Calabria e trapiantata da pochi anni nel Nord Italia, si è ritrovata suo malgrado schiava dei soliti meccanismi di lavoro nero, voucher truccati, imprenditori disonesti e tutta quella spazzatura che io stesso ho conosciuto in prima persona.
Pur lavorando in un settore teoricamente attivo come quello della ristorazione (lei ha lavorato sempre come barista o cameriera), lo spettro della disoccupazione e la realtà della schiavitù e dello sfruttamento - inteso come stipendio bassissimo a fronte di quantità assurde di ore di lavoro straordinario mai pagati - sempre di fronte come nemico.
Questa è la "locomotiva d' Italia"? La civile e fiorente (???) Lombardia?
Ma va da via 'l chiù! MERDE UMANE !!!!
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