Buongiorno e Buona Domenica, amici ed amiche miei.
Ringrazio con tutto il cuore tutti quanti coloro mi sono stati vicini in questo momento di estremo dolore per la scomparsa di mia madre: l' abbraccio fisico e virtuale che ho ricevuto da tutto il mondo mi ha commosso ed aiutato a reggere l' ennesimo urto da parte di un destino piuttosto stronzo, come colui il quale che lo ha scritto.
Sono frequenti i momenti in cui mi lascio cadere in preda allo sconforto, perchè la tristezza è un' amica che mi segue fedelmente da tutta una vita.
Inutile che vi arrabbiate con me, per questa malinconia che rasenta l' eccesso colposo di autocommiserazione. Non si tratta solo di avere perso la donna che mi ha dato la vita.
Lo so che vorreste sentire lo spirito del guerriero che si rialza per combattere con la foga e la rabbia di chi non si arrende mai e non si rassegna all' esito sfavorevole della battaglia.
Ma la somma micidiale ed assurda di tutto quello che è avvenuto ed avviene attorno a me mi sta massacrando oltre ogni immaginazione: scivolo rovinosamente lungo un burrone senza fine, con l' orrore di chi sa con estrema certezza che non troverà niente di buono al termine della propria caduta.
Lontananza fisica e geografica dalle mie figlie, disoccupazione e mancanza di prospettive concrete (a dispetto dei miei tentativi quotidiani ripetuti ed inimmaginabili), lutti devastanti a catena come la morte della mia nipotina Sofia (7 anni appena) e mia madre, appena passata oltre all' età di 66 anni.
Dolore che rimbomba e manda in risonanza ogni molecola del mio corpo, mi sento inutile come lo stoppino bruciato di una candela che ha consumato tutta la sua stessa cera nel corso della notte ed abbia spento la sua stessa fiamma annegandola, lasciandola senza respiro.
Boh, forse qualcosa migliorerà. Ma non ci credo più troppo.
Ho perso la mia fede già da tempo e non ci penso nemmeno a ricercarla.
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