Sono costretto ad essere ermetico per evitare fastidiosi problemi collaterali che abbiano spiacevoli conseguenze nella mia già complessa esistenza, ma ciò nonostante, posso dirvi che ci sono frangenti in cui ci si ritrova immersi in situazione limite al di fuori di ogni comprensione altrui.
Esistono situazioni in cui sei costretto a lanciarti dall' aeroplano che sta precipitando pur senza avere indosso il paracadute, l' unico accessorio che ti potrebbe dare qualche minima ma concreta speranza di sopravvivere alla caduta: il problema è che ti lanci nel vuoto non tanto per follia o per un raptus istantaneo che ti oscura fatalmente il buonsenso e la ragione. NO.
Ti lanci perchè dentro l' abitacolo dell' aeroplano in fiamme sei letteralmente costretto a scegliere di che morte morire: preferisci farti masticare le ossa e la carne dal pitbull rabbioso che era imbarcato insieme a te? Oppure farti saltare in aria vedendo che le fiamme si avvicinano pericolosamente al serbatoio del velivolo?
In ogni maniera, sai già che non finirà bene. Anche affermare che si prova a minimizzare i danni è pur sempre un esercizio di ottimismo al di fuori di una logica lineare.
Al di fuori delle metafore - pur sempre fondamentali per rappresentare le sensazioni dell' animo che si scatenano in certi frangenti rappresentati per analogia - si può dire che esistono scelte obbligate (brutta contraddizione in termini) delle quali non è facile spiegare le ragioni.
Nessun commento:
Posta un commento