"Ma l' amore che cos' è?" chiedeva Luca Carboni in una delle sue canzoni più belle, qualche annetto fa. Bella domanda, facile e complessa al tempo stesso.
E sarei un imbecille se pensassi di avere una risposta certa ed assoluta.
Sicuramente non è solamente sesso, semplici azioni meccaniche e fisiologiche esercitate da due corpi durante un amplesso. Non sono solamente feromoni, chimica o impulsi nervosi scatenati da chissà cosa. Anzi, proprio questo è il punto: l' ignota molla che riesce a decomprimere un' anima zippata dentro al suo stesso involucro, capace di proiettare le aspettative, i sogni e desideri su di una persona sconosciuta - anche nei casi in cui si conosca da anni, rimane comunque un salto nel vuoto - e che ti trascina verso l' alto, come un aquilone rapìto dalle correnti del vento.
Per quanto riguarda me, mi piace paragonarmi più a Lino Banfi (durante le commedie all' italiana dei tempi d' oro) che non a Rocco Siffredi, non mi piace assolutamente caricare certi aspetti che ritengo secondari rispetto a quello che ho visto in questa vita.
Mi piace ridere, nonostante la mia timidezza mi porti a fingere il contrario, per pudore o per timore di essere giudicato più stupido di quanto io sia in effetti. Anche in questi momenti.
Certo, fare l' amore è bellissimo, ma - almeno nelle mie priorità - non riesce minimamente ad avvicinare l' impareggiabile, bellissima sensazione di vedere, constatare e realizzare uno sguardo veramente innamorato negli occhi di un partner.
Vedere il suo sorriso spensierato e libero da confini, come una farfalla che si plana sul palmo della tua mano e che ti regala i propri colori, la propria bellezza, tutta per te.
Non c' è sensazione più dolce ed appagante che vedere che la persona davanti a te, che sfiori a pochi centimetri di distanza e che condivide in pratica il tuo stesso spazio nell' universo infinito, che accetta la tua vicinanza e che ne sembri felice, serena e gioiosa proprio quanto lo sei tu.
Chi accetta la tua mano che gli accarezzi teneramente il viso o ne sfiori i capelli come a prendersi cura di un' orchidea, ti accetta nel suo mondo, e ti rende felice.
Che poi, per i più duri di comprendonio, non vuol dire necessariamente "questa me la dà", ma anche questo è assolutamente, infinitamente meno importante: per me è già amore averti vicino.
Amare una persona che i capricci del destino ti possono portare via in qualsiasi momento, durante quest' esistenza così breve ed effimera possiamo essere tagliati via come erbacce dalla falciatrice di chi guida e decide il corso delle nostre vite, diventa un' esigenza fortissima, importante come nient' altro: abbiamo pochissimo tempo per concedere tutto quello che abbiamo.
E, se anche in molti casi sfortunati abbiamo avuto la scalogna infame di riporre aspettative eccessive o sbagliate su persone che si sono rivelate diverse da quello che pensavamo, beh... poco importa.
Sapere di avere dato tutto o, nel caso di errori commessi durante una relazione di coppia, aiuta comunque a crescere interiormente, a migliorarsi. Per quanto possa essere doloroso, è un passaggio quasi inevitabile, solo pochi fortunati riescono a scampare a questa regola non scritta.
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