Ho ritrovato una mia vecchissima agenda - raccoglitore di appunti - diario di viaggio, di tanti anni fa. Credevo fosse andata perduta, ed invece fortunatamente è ancora qua, con le sue pagine ricche di ricordi. Se non ricordo male, quel vecchio diario (ma sì, dài, chiamiamolo diario per semplicità) raccoglieva un sacco di indicazioni varie e fissava su carta quelle che erano le impressioni e... le percezioni suggestive del momento.
Scarabocchi grafici, formule geometriche e trigonometriche incollate a mo' di promemoria per quando, in ufficio, dovevo calcolare certe figure complesse ed avevo bisogno di rinfrescare la memoria; ma anche piccoli souvenir, tipo le confezioni (svuotate) delle bustine di zucchero quando mi capitava di visitare - per lavoro - alcune città della Toscana.
E, dato che a quei tempi i primi navigatori satellitari avevano dei costi esorbitanti e non erano ancora diffusi come invece al giorno d'oggi, io mi arrangiavo disegnandomi a mano le mappe dei posti che visitavo oppure che dovevo raggiungere, quasi come se fossero una specie di mappa del tesoro...
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