Porcacciamiseriabastardaschifosa! Tredici persone davanti a te, nella sala d' attesa dell' ambulatorio del mio medico di famiglia sono decisamente troppe, non credevo ai miei occhi.
Uno scherzo di carnevale fuori tempo massimo? No, tutto tremendamente reale, con quegli sguardi puntati addosso che sembrano dirti "cazzi tuoi, noi siamo arrivati prima..." Bastardi senza pietà.
E poi c' è anche il problema dei numerini di carta.
Sì, perchè hanno installato uno di quei distributori di bigliettini numerati come quelli che si trovano comunemente presso i banchi di gastronomia e panetteria dei grandi supermercati cittadini, proprio per regolare l' ordine delle lunghe code per essere serviti dagli addetti.
Stesso discorso qui, per capire chi è arrivato prima e di conseguenza per entrare dal dottore seguendo l' ordine d' arrivo indicato da quel numero.
Detto così, sembrava un' ottima idea, ma poi in breve capisci che qua in Italia non bisogna mai dare niente per scontato, nemmeno le cose più semplici e banali.
Sì, perchè molte persone hanno preso la pessima abitudine di prendere il biglietto numerato e... subito andarsene via, a farsi gli affari propri, per poi tornare molto tempo dopo, sperando di essere ancora in tempo per rientrare in coda.
E questo comportamento finisce inevitabilmente per fare incazzare i pazienti che invece attendono all' interno dell' atrio, che finiscono per sentirsi presi in giro da questa brutta e diffusa abitudine.
Ovviamente le discussioni e le liti fioriscono che è un piacere, tra chi non ci pensa proprio a farsi passare avanti da qualcuno che va in giro a farsi i cazzi propri e chi invece pretende di precedere gli altri solo perchè ha preso il numerino prima degli altri.
Anche oggi pomeriggio la storia era sempre la solita, con il problema che si ripete e si ripeterà all' infinito finchè qualcuno non prenderà in mano la situazione trovando una soluzione definitiva nella riorganizzazione delle code all' arrivo in sala d' attesa.
Ebbene, oggi il sottoscritto - mentre gli altri brontolavano ancora riguardo il diritto di precedenza per l' accesso alla porta dell' ambulatorio - si è prodigato a proporre una soluzione straordinaria e definitiva per risolvere il problema una volta per tutte: una volta ottenuta la loro attenzione con una "supercazzola magistralis", ho illustrato il mio progetto.
Semplicemente, per farla breve e prendendo spunto dalle carceri di massima sicurezza americane - che adottano il braccialetto elettronico applicandolo ai detenuti a cui sia stata applicata la restrizione degli arresti domiciliari per accertarsi che essi non evadano dal loro domicilio e, nel caso, possano essere tempestivamente rintracciati e catturati dalle forze di polizia - si potrebbe fare la stessa identica cosa con i pazienti che entrano nello studio medico del nostro amatissimo dottore. Con la gustosissima variante che consisterebbe nell' applicare un potentissimo esplosivo all' interno del braccialetto/cavigliera elettronica, che si attiverebbe non appena i fetenti furbacchioni si allontanino dall' ambulatorio dopo aver preso il bigliettino numerato: non appena escono.... Boom! Vengono dilaniati dall' esplosione e rendono questo mondo libero dalla loro presenza.
La mia proposta è stata accolta con gioia e tripudio da tutti gli altri pazienti, ed abbiamo iniziato una splendida raccolta di firme per portare avanti questo meraviglioso progetto!
Adoro rendermi utile alla collettività, a volte basta veramente poco.
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