Ore 16:28, sono appena tornato adesso in appartamento (dire "casa" in questo momento della mia vita sarebbe una forzatura inaccettabile) dopo una giornata di giri tra uffici, scuole, ambulatori, code, uffici postali, sale d' attesa etc.
Il primo stronzo che insulta un disoccupato descrivendolo come uno che trascorre tutto il tempo svernando nei bar, riceverà un pugno diretto sul mento, e gli schiaccerò le palle tra due mattoni (nel caso di una femminuccia, una fantastica pedata del culo stile calcio di punizione di Roberto Carlos).
Non ci si crederebbe che pure chi non contribuisce formalmente alla crescita del prodotto interno lordo debba fare dei salti mortali nel corso della propria giornata per portare a compimento piccole e grandi commissioni senza gloria ma fottutamente importanti.
Tra la prima coda mattutina all' a.s.l. per le analisi fino a quella estenuante nella sala d' attesa del patronato di Carrara - passando per altre puntate in diversi uffici e le conseguenti attese aspettando il proprio turno - sentivo la dilatazione dei miei testicoli arrivare a raggiungere dimensioni spaventose, al punto che la situazione era costantemente monitorata con preoccupazione dal locale centro di comando della Protezione Civile.
E, visto che piove sempre sul bagnato, non vorrai mica evitarti un bellissimo salto all' ufficio postale, per pagarti una bolletta non prima di avere visto passare una ventina di pensionati furiosi e determinatissimi dinanzi a te?
Oppure vogliamo parlare della sfida all' ultimo sangue nell' unico parcheggio gratuito di Carrara, aspettando un eternità in seconda fila che qualcuno esca e si liberi un posto-macchina dove parcheggiare la tua utilitaria? Ovviamente tutto questo avviene sotto la pioggia battente, che allieta ancor di più questo momento di gioia e serenità.
L' unica botta di culo, così per dire, è stato trovare ancora alcuni panini di quelli che piacciono a me (ricoperti sulla sommità con semi di sesamo), con i quali abbiamo fatto pranzo io e la Arianna non appena uscita da scuola. Appena il tempo di guardare le notizie ai telegiornali (prima quello regionale, poi quello nazionale) e l' inizio de "La casa nella prateria" su Raitre, che mi sono rimesso in azione per andare a prendere la Martina dalla sua scuola, visto che oggi aveva l' unico rientro pomeridiano della sua settimana scolastica.
E solo un buon pezzo di pizza, gustato sul tavolino semplice e meraviglioso della nostra pizzeria al taglio preferita in compagnia di mia figlia, riusciva a rimettermi in pace col mondo....
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