giovedì 18 febbraio 2016

IL DRAMMA DEGLI OCCHIALI

E' successo un' altra volta, brutta birbante. La seconda volta che mi frega e mi becca nella stessa situazione.
Ieri pomeriggio era come al solito il tradizionale appuntamento con l' ora di catechismo della Martina. Al ritorno a casa, le raccomando di prendere gli occhiali dalla sacchetta con il libretto della dottrina e di metterli dentro lo zaino della scuola, per evitare di scordarseli a casa.
Dopo un po' le chiedo -"Martina, hai messo gli occhiali nello zaino?"-
Lei: - "Sì, papà. Tranquillo!"-
Ovviamente ero preoccupato, perchè abituato ad assistere a tante dimenticanze.
Ergo, dopo una mezzoretta, richiedo: -" Allora, sei sicura di avere messo gli occhiali nello zainetto della scuola?" -
Martina: -"Sì, certo".
Stamattina, prima di accompagnarla a scuola, le domando come sempre: -"Tutto a posto? Ti dimentichi niente a casa?"-
E lei: -"Tutto a posto, andiamo."-
Quindi, a questo punto, l' accompagno a scuola e poi torno a casa per prendere il cane e portare quest' ultima a fare la sua consueta lunghissima passeggiata nel porto, che fa bene a lei per la sua salute ed a me per il mio fragilissimo e precario equilibrio mentale.
Arrivo in fondo al porto, all' imboccatura d' ingresso delle navi e fino alla grande lanterna rossa, come tutti i giorni e.... cazzarola, squilla il telefonino.
Numero sconosciuto. Offerta di lavoro? Sta per cominciare la scintilla positiva per ricominciare tutta la mia seconda vita? Rispondo senza esitazione e....
-"Pronto, papà? Mi sono dimenticata gli occhiali a casa. Me li puoi portare a scuola adesso...?"
L' orrore mi paralizza.
-"Cazzo, ma ti avevo chiesto decina di volte se avevi preso gli occhiali e... Va bene, lasciamo perdere. Lo sai che sono a piedi e ci vorrà una buona mezzora tra tornare a casa, prendere gli occhiali, raggiungere la scuola e portarti quei benedetti occhiali. Ci vediamo tra un pochino, tra poco te li porto."
Ma porca miseria, che vita di merda però.







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