"A caval donato non si guarda in bocca", dovrebbe essere sempre tenuto in grande ed estrema considerazione da parte di chi riceve un regalo e, pertanto, viene gratificato senza aprire il portafogli e spendere denaro.
Ma se il "cavallo donato" di cui sopra è il celebre "cavallo di Troia", qualcosa si potrebbe anche obiettare in questi casi, come no...
Anche perchè si potrebbe sintetizzare così la giornata di ieri, nella quale io e la mia compagna abbiamo finalmente deciso di utilizzare il buono per due persone per un centro benessere e relax a nostra scelta (da trovare in una lista limitata ed offerta compresa in un elenco sparso un po' in tutta Italia).
In pratica era una di quelle scatolette-box che propongono pacchetti-vacanza di tutti i generi, una sorta di regalo prepagato che da diversi anni ha preso piede anche da noi. Purtroppo.
Sì, perchè talvolta hai la fortuna di imbatterti bene, mentre altre volte la prostituta dagli occhi bendati ti lascia in balia degli eventi e ti ritrovi nella merda più profonda.
Va bene, forse è un po' esagerato stavolta, ma la "spa" - a proposito, quando ero bambino mi avevano insegnato che "spa" era un acronimo che stava per Società Per Azioni, che cazzo c' entra la finanza con i centri benessere e le beaty-farm? - faceva veramente schifo.
Fin dall' inizio, avevamo avuto sentore dei problemi dal fatto che, guarda che buffo, il nome non corrispondeva più a quello riportato in elenco, e pertanto abbiamo dovuto fare i salti mortali per cercare di capire se fosse meglio dare ascolto al navigatore satellitare oppure alle vecchie, care (e peraltro insufficienti) indicazioni dei cartelli stradali.
Poi, una volta dentro, ci imbattevamo in una spartanissima area "benessere" (?) di un hotel, con spogliatoi (sia quelli maschili che quelli femminili) grandi quanto un pollaio di campagna, zona bagno turco ampia quanto un forno a micro-onde e sala dei sapori che consisteva in una sorta di stanzino con le bevande: una caraffa da un litro di succo di arancia rossa (un litro di succo da dividere in 8 persone) ed un piccolo recipiente con infusi o tisane. Bella cagata.
L' unica cosa gradevole in quel luogo così assurdo - e così lontano dalla mia essenza, che solitamente rifugge da queste inutili lusinghe - era la piscina interna, ampia quel tanto che bastava per regalarmi un paio d' ore di nuotate fuori stagione.
Per il resto, lasciamo perdere.
In conclusione, quando vi capitata di scegliere una "spa" (?), prendete mooooooolte informazioni e leggetevi tutte le recensioni possibili e immaginabili su di essa, onde evitare di ritrovarvi a mal partito...!
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