Supponiamo che voi abbiate un equilibrio con il vostro o la vostra partner tale per cui tutto il rapporto si regge. Quella sottile linea oltre la quale bisogna evitare di oltrepassare onde innescare una sciagurata serie di conseguenze e litigi a catena propedeutici all' arrivo dell' apocalisse.
Immagino che molti voi preferiscano non passare oltre questo punto di non-ritorno e decidano, per quanto possibile, di stabilire la linea del dialogo.
Anche perchè i litigi, oltre ad essere spiacevoli per loro natura, sono degli sprechi enormi di energia vitale, il danno che procurano è incalcolabile ed è una vera sciagura ogni volta che se ne verifica uno, anche di piccola entità.
Poi, però succede l' inevitabile. Avviene che lei ti
rompe i coglioni infastidisce pesantemente senza nemmeno comprendere che sta invadendo i tuoi minimi spazi vitali, che pretende che tu sia una specie di robot al suo servizio. E guai se le fai presente questo: si comincia ad esibire in una sorta di monologo melodrammatico in cui, con abilità diabolica, lei rovescia la frittata e ti fa sembrare paradossalmente il colpevole di tutti i crimini che sono stati commessi dall' uomo dalla nascita dell' umanità. No, non ci siamo proprio.
Non so voi, ma io voglio veramente andare a vivere da solo, come un eremita. E non appena ne avrò la possibilità, lo farò.
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