Dal canto mio, ho dedicato i giorni scorsi ad un lavoro immenso di introspezione e revisione interiore, alla ricerca di tanti piccoli "perchè" dei quali non mi ero nemmeno curato nel corso della mia vita.
Mi sono accorto che, caso strano e singolare, da bambino ero stato programmato ed istruito per dare priorità agli ordini di mia madre e... non mi era mai stato insegnato ad amare me stesso.
Certo, è una cosa strana imparare a nutrire affetto nei propri confronti a quasi 43 anni suonati, però i saggi dicono da sempre che non è mai troppo tardi.
Una cosa del genere può fare sorridere pensando che si tratti di una cosa talmente ovvia come il riflesso automatico del cuore, che lo porta a pompare anche quando noi ci dimentichiamo dell' esistenza del nostro muscolo principale. Ma in realtà è un aspetto assai meno scontato di quello che si potrebbe pensare, ve lo garantisco io.
Adesso sto timidamente imparando a muovere i miei primi passi in questa direzione, grazie a quanto appreso nei mesi scorsi dalla lettura di alcuni testi interessanti votati proprio all' approfondimento della propria interiorità.
E, intanto che imparo a scoprire cosa giace nel profondo della mia anima, aspetto ancora con gioia e speranza INOSSIDABILE che qualche anima buona mi regali dei beni immobili come una bella casetta, magari in Toscana, per chiudere la mia vita nella mai terra d' origine.
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