sabato 24 ottobre 2015

UN GIOVANE GEOMETRA SUL CANTIERE

Dalle sabbie del tempo, ho disseppellito questa foto che mi ritrae 15 anni fa (ottobre 2000), alla mia prima (e per il momento unica, dato che poi ho cominciato a fare il disegnatore negli uffici tecnici, usando autocad) esperienza di geometra in cantiere, a Viareggio.
La prima esperienza pratica sul campo, dopo anni spesi sui libri, era sicuramente un' emozione veramente grande, anche in ragione dell' enorme cantiere che mi era stato affidato in quel mese. Dovevo seguire e controllare la corretta esecuzione dei lavori per la costruzione di un grande complesso di svariate unità abitative, tra appartamenti e negozi.
A mia disposizione, un manipolo di delinquenti, disperati, mercenari, tagliagole valenti muratori che si prodigavano nell' esecuzione delle varie lavorazioni.
La maggior parte di loro non si dannava troppo l' anima, mentre c' era invece qualcuno che lavorava il doppio ed il triplo di altri, che invece non avevano voglia di fare una beata minchia.
Ad ogni modo, alla fine della giornata, quando misuravo la quantità delle murature realizzate in quel giorno (il modo migliore per verificare la produttività di ogni singolo individuo) e riportavo le mie annotazioni sul giornale dei lavori, era comunque una bella soddisfazione quella di avere speso la propria giornata tra calcoli, verifiche, imprecazioni e mille altre cose che profumavano di dignità, di sacrificio ed orgoglio.
Se poi ci aggiungiamo che quella impresa edile è andata fallita anche per i guai giudiziari del suo titolare - lasciando conseguentemente nella cacca tutti i propri dipendenti - il quadro appare completo.
Da notare i libri costantemente sotto braccio per verificare che tutto andasse bene, come imparato sui banchi di scuola alle superiori.
Trascurabile, invece, la cerniera dei pantaloni involontariamente aperta per via del meccanismo difettoso che la faceva abbassare - come volevasi dimostrare - anche nei momenti meno opportuni.


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